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lunedì 11 febbraio 2019

Siria, ferito il fotografo italiano Gabriele Micalizzi: rischia di perdere la vista


Entro 48 ore sarà in Italia - Secondo quanto riferisce il Rojava information center, che fa capo alle forze curdo-siriane che guidano l'offensiva anti-Isis nella zona di Baghuz, sulla riva orientale dell'Eufrate, il fotoreporter sarà rimpatriato in Italia entro 48 ore. 

Reporter di guerra di fama internazionale - Gabriele Micalizzi, di origini milanesi, si trovava nella zona di Dayr az Zor per documentare l'offensiva curdo-araba, appoggiata dagli Usa, contro l'ultima sacca di resistenza dell'Isis nel Paese. Diplomato all'Accademia di Belle Arti, è noto a livello internazionale per i suoi reportage di guerra. 

Gli inizi e il successo - Gabriele ha iniziato la sua carriera occupandosi di notizie locali a Milano e successivamente ha iniziato a focalizzare la sua attenzione e la sua macchina fotografica sul Medio Oriente e altre aree di crisi. Le sue foto sono state pubblicate da New York Times, New Yorker, Newsweek, Wall Street Journal e, in Italia, da Espresso, Repubblica, Internazionale e Corriere della Sera. E' stato il fondatore del collettivo di fotografia "Cesura Lab" insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, ucciso durante la guerra in Ucraina nel 2014.

La Procura di Roma apre un'indagine - La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione al ferimento di Micalizzi. L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco che ha affidato la delega ai carabinieri del Ros per ricostruire la dinamica dei fatti. Si procede per attentato con finalità di terrorismo.

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