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mercoledì 31 gennaio 2018

Usa, treno con a bordo parlamentari urta camion



Un treno con a bordo alcuni membri del Congresso americano ha urtato un mezzo pesante mentre si dirigeva da Washington in West Virginia, dove è in programma un convegno. Lo riportano i media locali che parlano di feriti ma non tra i passeggeri. A bordo anche lo speaker della Camera del Congresso, Paul Ryan. L'incidente è avvenuto a poche ore dal discorso sullo stato dell'Unione di Donald Trump pronunciato al Congresso in seduta plenaria.

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Materie Maturità 2018 - Greco al Classico, Matematica allo Scientifico. L'elenco completo

Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane, Economia aziendale per l'indirizzo Amministrazione


Greco per il Liceo classico, Matematica per lo Scientifico, Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane, Economia aziendale per l'indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli Istituti tecnici, Scienza e cultura dell'alimentazione per l'indirizzo Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera degli Istituti professionali. Sono alcune delle materie scelte per la seconda prova scritta della Maturità 2018, annunciate oggi sui profili social del Miur.

Il post di annuncio delle materie segna anche il ritorno di #NoPanic, l'iniziativa social del Miur lanciata lo scorso anno per accompagnare con materiali informativi, consigli di esperti e video esplicativi i mesi che precedono la Maturità. L'esame di stato 2018 avrà inizio il prossimo 20 giugno con la prova di Italiano. Il 21 giugno sarà la volta della seconda prova scritta, nella materia caratterizzante ciascun indirizzo. L'elenco completo delle materie scelte per la seconda prova è disponibile sul sito del ministero.
Queste le principali:

LICEI - Greco per il Liceo classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l'opzione Scienze applicate; Lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane, anche per l'opzione Economico sociale; Discipline artistiche e progettuali caratterizzanti l'indirizzo di studi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione sarà la materia della seconda prova al Liceo musicale; Tecniche della danza al Liceo coreutico.

ISTITUTI TECNICI - Economia aziendale per l'indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing; Lingua inglese nell'opzione Relazioni internazionali per il marketing e nell'indirizzo Turismo; Estimo per l'indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio; Meccanica, macchine ed energia per l'indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia; Sistemi e reti per l'indirizzo Informatica e telecomunicazioni; Progettazione multimediale per l'indirizzo Grafica e comunicazione; Economia, Estimo, Marketing e legislazione per l'indirizzo Agrario.

ISTITUTI PROFESSIONALI - Scienza e cultura dell'alimentazione per l'indirizzo Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera, Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva nell'articolazione Accoglienza turistica; Tecniche professionali dei servizi commerciali per l'indirizzo Servizi commerciali; Tecnica di produzione e di organizzazione nell'indirizzo Produzioni industriali e artigianali - articolazione Industria; Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione per l'indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica.

Le materie affidate ai commissari esterni sono state individuate "in modo da assicurare - spiegano a viale Trastevere - un'equilibrata composizione della Commissione". Sulla pagina del sito del Miur dedicata all'Esame di Stato è disponibile anche l'elenco delle discipline affidate ai commissari esterni. Quest'anno sono oltre 300 gli istituti coinvolti nel Progetto Esabac per il rilascio del doppio diploma italiano e francese; tra questi, per la prima volta sono compresi percorsi dell'istruzione tecnica (Esabac Techno).

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Sanità, infermieri proclamano lo sciopero per il 26 febbraio

Protesta per il rinnovo del contratto, stop anche del personale del comparto


Una giornata di sciopero nazionale è stata proclamata per il 26 febbraio dai sindacati maggiormente rappresentativi degli infermieri, Nursing-up e Nursind. Gli infermieri si asterranno dal lavoro per protestare contro il mancato rinnovo del contratto per il comparto sanità. E la protesta riguarderà anche il personale del comparto, compresi tecnici radiologi e tecnici di laboratorio. Lo sciopero, afferma il segretario del Nursing-up, Antonio De Palma, "porterà al blocco di attività degli ospedali e delle sale operatorie".

E' "inaccettabile - affermano i sindacati - la carenza di risorse dovuta al disinteresse del governo verso gli infermieri e gli altri lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale". Secondo gli infermieri, infatti, "la misura è colma: ora noi infermieri siamo stanchi di aspettare - dichiara De Palma - vogliamo riprenderci la nostra dignità di lavoratori che si traduce in un'adeguata retribuzione e riconoscimento, condizioni degne di una società civile". Tra le richieste, lo sblocco del turnover "per dire basta alla fuga dei cervelli e all'emigrazione dei giovani infermieri che vanno all'estero a portare competenze e professionalità che non vengono riconosciute in Italia". I sindacati dicono anche "basta ai tagli lineari delle dotazioni organiche, al demansionamento dei professionisti sanitari e alle pretese di deroghe indiscriminate alle ore di riposo giornaliere e al riposo settimanale". Gli infermieri attivi nel Ssn, ricordano i sindacati, sono circa 250 mila, e oltre 50 mila sono quelli iscritti alle due organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero, dopo un fallito tentativo di riconciliazione al ministero del Lavoro con la controparte pubblica.

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E' morto Azeglio Vicini, il ct delle 'Notti magiche'

Il ct guidò la Nazionale a Italia 90


È morto ieri sera a Brescia Azeglio Vicini, l'ex commissario tecnico della Nazionale delle 'Notti Magiche'. Avrebbe compiuto 85 anni a marzo. È stato il tecnico degli azzurri ai Mondiali di Italia 90 che consacrarono Totò Scillaci ed è rimasto ct fino al 1991 prima di lasciare la Nazionale ad Arrigo Sacchi.

Vicini si è spentonella sua abitazione di Brescia, città di residenza da sempre e dove sono nati i suoi tre figli. Da tempo era malato. Una delle ultime uscite pubbliche è stata a marzo di un anno fa quando a Palazzo Loggia a Brescia presentò il suo libro "Azeglio Vicini. Una vita in azzurro" scritto con il figlio Gianluca e la moglie Ines. 

I funerali di Vicini si terranno govedì 1 febbraio alle 16:30 nel Duomo di Brescia, poi l'ex ct verrà sepolto nella tomba di famiglia a Cesenatico (Forlì-Cesena).

La Federcalcio ha deciso che sarà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di calcio a partire dalla gara di questa sera di Coppa Italia Milan-Lazio e per tutto il prossimo week end in ricordo dell'ex ct. 'L'Italia di Vicini - ricorda la Figc - che non ha mai perso sul campo, sconfitta solo in semifinale ai rigori dall'Argentina di Maradona'.

La carriera in azzurro di Azeglio Vicini finì il 15 ottobre 1991, con l'esonero dall'incarico tre giorni dopo Urss-Italia finita 0-0 e che costò alla nazionale italiana l'eliminazione dalle qualificazioni per l'Europeo 1992. A parte un periodo iniziale sulla panchina del Brescia, Vicini ha percorso tutta la sua carriera di allenatore nell'ambito azzurro, dove era entrato nel 1969 come responsabile della Under 23 e poi della Under 21. Alla guida degli azzurrini (debutto il 16.4.'69 a Udine: 1-0 sulla Romania) ha sfiorato il titolo Europeo nell'86 (sconfitto ai rigori dalla Spagna) e in 85 partite ha ottenuto 46 vittorie, 19 pareggi e 20 sconfitte.

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martedì 30 gennaio 2018

Francesco Monte e Paola Di Benedetto si baciano sotto le coperte



Un bacio attesissimo da tutti i fan dell'Isola dei famosi,quello fra Francesco Monte e Paola Di Benedetto. Le telecamere a infrarossi hanno catturato il bacio durante la notte e sotto le coperte tra l'ex madre Natura e l'ex di Cecilia Rodriguez. Il momento è stato immortalato anche dalla pagina instagram di Francesco Monte.
L'intesa tra due è scoccata sin dai primi giorni, entrambi si sono spesso appartati e stuzzicati, ma qualcosa è cambiato. Non ci tocca che aspettare la diretta di questa sera per saperne di più.

Postino infedele, nascondeva sei quintali di lettere nel garage

A Vicenza, ha nascosto la corrispondenza in garage per otto anni


Da almeno otto anni, a partire dal 2010, ha nascosto parte della corrispondenza che da dipendente delle Poste Italiane avrebbe dovuto consegnare. Ora un portalettere "infedele", un 56enne di origini napoletane residente in provincia di Vicenza, è stato denunciato dalla Polizia del capoluogo berico.

Gli investigatori hanno trovato 573 chilogrammi di invii postali nascosti all'interno del suo garage ma anche nella sua abitazione. Per il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia si tratta del più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia.

Tutto è partito dal rinvenimento, da parte di volontari dell'ecocentro di Breganze (Vicenza), di 25 cassette di colore giallo delle Poste italiane, contenente invii postali, provenienti dallo sgombero di un garage situato nella stessa località, precedentemente utilizzato dall'indagato. Per recuperare il materiale rinvenuto e sequestrato è stato necessario far giungere sul posto un mezzo pesante.

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Ema, ricorso dell'Italia per la sede a Milano. Sala: 'Ho parlato con Gentiloni, è il momento di essere aggressivi'

Il direttore dell'Agenzia del Farmaco: 'Il palazzo che dovrebbe ospitare l'Ema non è ancora pronto."


Parte il ricorso dell'Italia sulla sede dell'Ema. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha reso noto di aver chiamato Gentiloni dopo l'allarme lanciato dal direttore dell'agenzia europea del farmaco, Guido Rasi, sulla sede proposta da Amsterdam, in merito alla possibilità dell'Italia di tornare a chiedere la sede di Ema a Milano.

"Ho chiamato Gentiloni - ha detto Sala - e gli ho detto: è il momento di essere aggressivi, facciamolo, proviamoci, fino in fondo, e da quello che mi ha detto, e senz’altro sarà così, oggi parte il ricorso".

"Non penso ci vorranno tempi molto lunghi - ha proseguito il sindaco di Milano -. Siamo sinceri, le possibilità" di una riassegnazione della sede a Milano non sono altissime, ma dobbiamo provarci". Secondo Sala, se dovessero riassegnare Ema a Milano "lo dovrebbero fare in tempi brevi perché noi dobbiamo preparare il Pirellone. È una questione tecnica. Ma è anche una questione politica, chiamo la politica italiana al massimo impegno per Milano e per il nostro Paese". "Gentiloni - ha concluso il sindaco - ha capito la situazione che rischia di diventare ridicola. Prima c'è questo sorteggio, poi gli olandesi che non sono pronti. Non è una bella pagina nemmeno per l'Europa".

Il sospetto che Amsterdam non fosse pronta ad ospitare l'agenzia europea del farmaco Ema, dopo averla strappata a Milano per un soffio, è dunque una certezza: l'edificio ancora non c'è, e il trasferimento di tutto il personale e le attività da Londra è destinato a subire ritardi e costi supplementari. L'allarme arriva direttamente dal direttore esecutivo dell'Ema, Guido Rasi, e riapre la polemica: il governo italiano si dice pronto al ricorso, e la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il sindaco Beppe Sala tornano alla carica riproponendo Milano.

MILANO SCONFITTA AL SORTEGGIO BEFFA AL BALLOTTAGIO CON AMSTERDAM
Alla luce di quanto sta emergendo sull'assegnazione ad Amsterdam della sede Ema, fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che il governo intraprenderà ogni opportuna iniziativa presso la commissione europea e le istituzioni comunitarie competenti affinchè, anche a seguito di quanto dichiarato dal direttore dell'Agenzia, venga valutata la possibile riconsiderazione della decisione che vide Milano battuta al sorteggio finale. In una conferenza stampa assieme alle autorità olandesi, Rasi ha infatti portato allo scoperto la situazione: il nuovo palazzo dell'Ema non è ancora pronto, e la soluzione transitoria proposta dagli olandesi "non è ottimale", perché "dimezza" lo spazio della sede di Londra. Il che aggiunge "strati di complessità" al trasferimento e allungherà i tempi per tornare a funzionare regolarmente.

L'Ema dovrà essere operativa ad Amsterdam dal primo giorno della Brexit, cioè il 30 marzo 2019, ma "il palazzo finale non sarà pronto per allora e quindi dovremo andare in una sede temporanea nella città", spiega Rasi. "Questo doppio trasferimento ci costringerà a investire più risorse, e prolungherà il 'piano di continuità', ovvero impiegheremo di più per tornare alle operazioni normali", ha aggiunto. Nelle ultime settimane Rasi ha discusso con le autorità olandesi del palazzo temporaneo, bocciando le proposte iniziali.

Gli olandesi hanno quindi dovuto cercare un'altra soluzione, che però "non è quella ottimale". Perché "abbiamo solo metà dello spazio rispetto ai locali di Londra". Ma siccome il tempo stringe, "anche se questi edifici non sono ideali, sono la migliore opzione in base alle attuali costrizioni temporali". "Milano era pronta e operativa, sarebbe stato meglio decidere su elementi tecnici senza affidarsi alla sorte. Dobbiamo porre la questione in Commissione Europea", ha scritto in un tweet la Lorenzin. Anche Maroni si fa sentire: "Ma come, Amsterdam non è pronta? Ci hanno presi in giro? sulla salute dei cittadini non si può scherzare. Cara commissione Ue, riporta Ema a Milano, subito: il Pirellone è pronto e disponibile". E il sindaco Sala ha annunciato di essere in contatto con il Presidente Gentiloni "per valutare tutte le possibili iniziative". Lo spazio di manovra è molto stretto, ma una possibilità, almeno sul piano della discussione politica, potrebbe venire dal Parlamento Ue. "Se non fosse d'accordo con il Consiglio" sulla sede - ha detto il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi - "allora si aprirebbe una discussione fra le due istituzioni".

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Le sigarette elettroniche dannose per il Dna

Effetti negativi su cuore e polmoni


Le sigarette elettroniche possono danneggiare il Dna, aumentando il rischio di malattie cardiache e di tumori ai polmoni e alla vescica. Lo indicano i test condotti sui topi nella New York University e pubblicati sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas). 

Il gruppo guidato da Moon-shong Tang hanno osservato nei topi esposti al fumo di e-cig più danni nel Dna di cuore, polmoni e vescica, e una sua minore capacità di ripararsi. Effetti simili a quelli visti sul Dna dei topi sono stati osservati anche nelle cellule umane di polmoni e vescica in laboratorio, se esposte alla nicotina e ad un prodotto carcinogeno derivato dalla nicotina, l'nnk. Nelle cellule umane è stato rilevato anche un maggior tasso di mutazione e di trasformazione in cellule tumorali. Chi adopera quindi le sigarette elettroniche è più a rischio di sviluppare tumori ai polmoni e alla vescica e malattie cardiache rispetto ai non fumatori. 

Le sigarette elettroniche sono inoltre state messe sotto esame dalla Food and Drug Administration, l'agenzia Usa che regola i farmaci, per il rischio di esplosione delle loro batterie. Rimandata invece la decisione sulla commercializzazione oltreoceano dei dispositivi Iqos, che scaldano il tabacco senza bruciarlo. Secondo l'Fda non ci sono ancora prove sufficienti che aiutino a ridurre il rischio di malattie da tabacco.

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lunedì 29 gennaio 2018

Il famoso conduttore CONDANNATO per diffamazione



Tiberio Timperi, è stato condannato, per aver diffamato l'ex moglie, sui mancati incontri col figlio. 
La battaglia legale, tra i due ex coniugi, si è conclusa con la sentenza del tribunale monocratico di Roma. Al conduttore di “Unomattina in famiglia”, è stata inflitta un'ammenda, di 1500 euro, cui si aggiunge, il risarcimento da quantificare in separata sede. Respinta dunque, la richiesta dell'ex moglie di Timperi, al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva, di 80mila euro.

Il caso di Tiberio Timperi, è scoppiato in seguito alla decisione del conduttore, di raccontare il dramma che ha vissuto per vedere il figlio, dopo il divorzio da Orsola Gazzaniga. Infatti, Timperi, in alcune interviste parlò della sua condizione di “padre negato”, accusando la ex moglie, di arrivare a “manipolare” il figlio per mettere lui in cattiva luce. Di lì, partì la denuncia della ex moglie, che ha portato alla condanna di oggi.

Il giudice, ha considerato diffamatorie le dichiarazioni del giornalista, contro l'ex moglie, e contro un sistema italiano, colpevole di dare 'alla madre, quasi sempre affidamento, e che secondo Tiberio Timperi, possono facilmente ostacolare il rapporto con il padre.

MALORE per MASSIMO GILETTI in DIRETTA TV



Il conduttore di rai1, Massimo Giletti, ha avuto un malore durante la trasmissione, "Non è l'Arena", in onda domenica sera. Il giornalista, si è sentito male, subito dopo l'intervista al ministro Marianna Madia. Giletti, visibilmente affaticato, ha chiesto di sedersi su uno sgabello, per cercare di 'portare avanti la trasmissione. Ma poco dopo, il programma, è stato sospeso. 

In seguito, la redazione del programma, ha spiegato che Giletti è andato in onda nonostante avesse una forte influenza. A quanto pare, durante la pubblicità, il giornalista ha avuto uno svenimento, ed è stato trasportato all'ospedale Umberto I di Roma, dove a trascorso tutta la notte.
Noi tutti, auguriamo una pronta guarigione al conduttore, molto amato dal pubblico italiano.

Taranto, niente multe in cambio di soldi: 6 agenti della Polstrada ai domiciliari

I provvedimenti cautelari sono stati presi dalla squadra mobile e dalla polizia giudiziaria della stradale


Sei poliziotti della Polstrada, in servizio a Taranto, sono finiti agli arresti domiciliari per corruzione. Ad eseguire i provvedimenti cautelari sono stati gli agenti della squadra mobile e della sezione di polizia giudiziaria della stradale. Le indagini riguardano verbali non elevati in cambio di denaro.

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domenica 28 gennaio 2018

Sappada, a 15 anni si getta dal ponte di Cadore. Un amore osteggiato?

Alla ragazza era stato tolto il telefonino dopo una discussione.


SAPPADA (BELLUNO) — Un volo nel vuoto. Sessanta metri verso le acque del Piave, da un ponte maledetto, quello di Cadore, scelto da tanti suicidi. È morta così una quindicenne di Sappada. Per una manciata di ore, invece, i genitori e la sorella maggiore hanno sperato in una ragazzata, una fuga da casa dopo l’ ultimo bisticcio con la mamma finito con un telefonino «sequestrato». Era già successo, nulla di grave. La sorella, molto più grande della ragazzina, ieri mattina aveva condiviso un appello su Facebook: «Mia sorella è sparita ieri pomeriggio, l’hanno vista sul Ponte Cadore e una macchina con la freccia sembrava la stesse aspettando, qualcuno ha visto qualcosa?». In un lampo le condivisioni sono state quasi cinquemila, quasi cinque volte gli abitanti di Sappada. Purtroppo non è bastato, secondo gli inquirenti la giovane sarebbe morta già venerdì sera.

Il telefonino sequestrato
Al momento non si sta lavorando a ipotesi diverse da quella di un gesto volontario anche se, in mancanza di biglietti o messaggi della ragazza, in linea teorica non si può escludere che in momento di confusione abbia messo un piede in fallo. L’allarme è stato dato dalla famiglia venerdì sera, la giovane non era rientrata a casa ed era senza telefonino, tolto dopo una discussione forse per il fidanzatino che poco piaceva ai genitori. Storia semplice e comune. La ragazza, invece, era molto presa dopo dieci mesi di relazione e nonostante le continue rotture e riappacificazioni confidate alle amiche. Cos’è successo di diverso venerdì scorso? La ricostruzione delle forze dell’ ordine parte da alcune segnalazioni ricevute dal comando dei carabinieri di Cortina.

La ricostruzione
La ragazza studiava all’Ipsa di Pieve di Cadore, la scuola che porta all’ occhialeria, settore in cui lavora tutta la famiglia. Dopo l’ ultima campanella è stata a casa di un’amica e verso le 16.30 ha salutato dicendo che tornava a casa. Ha preso il bus, quello che tornante dopo tornante collega pigro Pieve a Sappada. Non è scesa, come al solito in centro a Sappada, pochi passi da casa, bensì proprio a Caralte. E lì alcuni automobilisti hanno notato la ragazzina sola, bionda, minuta, un viso dolce acqua e sapone che raccontava meno dei suoi 15 anni, vicino a quel ponte maledetto. Uno si è addirittura fermato per chiederle se avesse bisogno di qualcosa. La giovane ha risposto che stava andando a casa. E poi il black out.

La caduta
La chiamata ai carabinieri della famiglia e l’ immediato allarme al Soccorso alpino di Pieve di Cadore verso le 22.30 di venerdì. Una lunga notte di ricerche disperate per gli uomini del soccorso alpino, i carabinieri e i vigili del fuoco aiutati anche da unità cinofile. La zona è stata perlustrata palmo a palmo, anche sotto il ponte Cadore, niente. Il tragico epilogo ha dovuto attendere la luce di un nitido sabato di sole. Il corpo senza vita della ragazzina era lì, ai piedi di un ponte alto 187 metri. Nel pomeriggio un esame esterno del corpo ha permesso di ricostruire che la caduta è stata di 60 metri, la giovane è morta senza agonia: «L’ipotesi è quella del suicidio. C’era stata una discussione a casa ma niente di così grave da motivare il gesto - dice il maggiore dei carabinieri di Cortina, Cristiano Rocchi -. Il corpo ora è disposizione della Procura in caso si volesse disporre un’autopsia ma per ora non pare si vada in questa direzione».

Le motivazioni
Se la dinamica appare abbastanza chiara, i motivi che avrebbero spinto una ragazza che gli amici in paese descrivono come «dolcissima, mai fatto uno sgarbo a nessuno, un po’ triste, ultimamente, sì» restano un mistero. Chissà se c’ entrava quel primo amore con un coetaneo che ai suoi non piaceva molto. Un’amica, gli occhi lucidi, racconta: «L’ho vista l’ ultima volta martedì, ormai frequentava soprattutto gli amici di Auronzo, mi ha detto che era giù. Con il suo ragazzo alti e bassi e certo non era contenta del telefonino “sequestrato” perché dentro c’ erano cose sue». I «segreti» di una quindicenne dentro al telefonino, come quelli di chiunque altro. «C’erano cose molto personali - aggiunge l’ amica - lei senza il suo ragazzo diceva di non poter stare, anche se non era sempre facile, era una storia stretta e forse adesso qualcosa era cambiato». Poche parole, mozze per la commozione. Per il pudore. E intanto, ieri pomeriggio, mamma e papà si sono fatti forza per andare ad Auronzo a dare la terribile notizia alla nonna da cui la nipotina passava spesso l’ estate. «Increduli - dice un’amica di famiglia - non possono capacitarsi, anzi, a dire il vero non credono la piccola possa aver fatto quel che dicono abbia fatto, non le mancava nulla, sono una bella famiglia, serena. Quei maledetti telefonini».

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Amanda Knox nei college Usa, 9mila dollari per parlare di Meredith

Famiglia della Kercher indignata: 'Cerca solo fama e denaro'


Più di 9 mila dollari per ogni discorso sull'omicidio di Meredith Kercher. Amanda Knox è 'impegnata' in un tour a pagamento nei college americani per parlare del caso del 2007, quando si trovava a Perugia per studiare e la sua coinquilina Meredith e' stata uccisa. Amanda Knox e' stata inizialmente incriminata e poi definitivamente assolta. Amanda ha siglato un contratto con un'agenzia che sta organizzando le sue apparizioni. La decisione di Amanda di raccontare la sua storia non e' ben accolta dalla famiglia Kercher. "Knox dovrebbe pensare alla sua vita senza tornare continuamente su questo caso dal quale ha solo da trarre profitti, in termini di fama e denaro" afferma il legale della famiglia Kercher al Daily Mail.

"Sono stata dipinta come il diavolo" ha detto Amanda agli studenti del Roanoke College, in Virginia. "Tutto quello che e' stato detto su di me non importa. L'unica cosa che conta è la verità'' ha aggiunto, mettendo in evidenza che non si sarebbe mai aspettata di essere incriminata ingiustamente. "Se ho imparato qualcosa da questa esperienza è che la verità non si può nascondere ignorando la realtà. La domanda non è se qualcosa di male ti accadrà, ma come tu reagirai".

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sabato 27 gennaio 2018

Treno deragliato, operai sorpresi al lavoro in area sequestrata

Quattro operai con pettorine di Rete Ferroviaria Italiana sono stati sorpresi dalla polizia stamani a Pioltello a un centinaio di metri dal "punto zero" della linea Cremona-Milano dove giovedì scorso è deragliato il treno 10452. 


I quattro operai si trovavano all'interno dell'area posta sotto sequestro dalla magistratura e per questo sono stati accompagnati in Questura per essere identificati. Nei loro confronti potrebbe scattare una denuncia per violazione di sigilli.

"L'utilizzo di spessori in legno non è previsto dalle normative tecniche e dai protocolli operativi di Rete Ferroviaria Italiana": è quanto fa sapere la stessa Rfi a proposito dello spessore al di sotto di una rotaia che appare nel luogo dove è avvenuto il cedimento di un binario e il deragliamento del treno nei pressi della stazione di Pioltello. Rete Ferroviaria Italiana ribadisce che "le cause dell'incidente di Pioltello sono attualmente oggetto delle indagini degli inquirenti, che determineranno la dinamica e le cause del deragliamento".

Il treno deragliato nel Milanese ha anche attraversato, quando parte dei vagoni era già fuori dai binari, la stazione di Pioltello lasciando una scia di scintille. E' quanto mostrerebbe il video di una telecamera di sorveglianza visionato nell'ambito delle indagini e nel quale si vede anche un uomo sulla banchina che si allontana spaventato.

Dalle 6 di questa mattina è ripreso gradualmente il traffico ferroviario su due dei quattro binari della linea Milano-Brescia, dopo il deragliamento del treno regionale 10452 di Trenord avvenuto ieri mattina nella stazione di Pioltello in cui sono morte tre donne. Altre 46 persone sono rimaste ferite, cinque di queste in modo grave ma nessuno in pericolo di vita. "Sono attualmente assicurati i collegamenti della lunga percorrenza e del trasporto regionale tra le principali stazioni della linea - informa Rfi - , con riprogrammazioni del servizio. I treni potranno subire rallentamenti medi di circa 30 minuti. È inoltre prevista l'attivazione da parte di Trenord di un servizio sostitutivo con bus tra la stazione FS di Treviglio e la fermata Cassina De Pecchi della Linea Verde della Metropolitana".

E' stata sequestrata la scatola nera del convoglio deragliato alle 6.57 a Seggiano di Pioltello, alle porte di Milano. Il convoglio, con a bordo circa 350 persone, in maggioranza pendolari, era partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi.

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Acquisto di pneumatici online: adesso è alla portata di tutti

Cosa dice la legge


Ormai acquistare on-line è diventata una pratica alla portata di tutti, giornalmente milioni di prodotti vengono venduti in tutta Italia. A proposito di pneumatici on-line negli ultimi tempi è cresciuta moltissimo la pratica dell’acquisto on-line per questo prodotto, numerosissimi siti Web e mettono a disposizione vari marchi e modelli con prezzi davvero economici. Lo svantaggio di acquistare direttamente su Internet è quello di avere la consapevolezza di fare una scelta da soli, e non con un parere del gommista.

Fortunatamente molti siti Web del settore offrono moltissimi servizi per mettere in condizioni il cliente di fare una scelta giusta e acquistare le giuste gomme per la propria autovettura; infatti prodotto viene correlato di scheda dettagliata di qualsiasi tipo di pneumatico e anche metodi di comparazione tra i vari modelli.


Cosa dice la legge 
La direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2013 prevede che l’ente proprietario della strada e/o il gestore, possano “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e su ghiaccio”. Il che significa bisogna montare sulla propria automobile pneumatici invernali (marchiati M+S) oppure, in alternativa, avere a bordo strumenti in grado di far fronte alle condizioni meteo invernali, come le catene o le “calze”. 

Il termine fissato dalla legge per passare dai pneumatici estivi a quelli invernali è il 15 novembre. L’obbligo resta in vigore fuori dai centri abitati sino al 15 aprile, ma su strade o tratti con particolari condizioni climatiche il periodo viene esteso. È il caso, per esempio, della Valle d’Aosta, dove l’ordinanza vige su tutto il territorio nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 aprile. Anche i Comuni possono adottare gli stessi provvedimenti all’interno dei centri abitati secondo quanto previsto all’art. 7, comma 1) del Codice della Strada.


Caratteristiche dei pneumatici invernali 
Il treno gomme invernali si differenzia da quello tradizionale per la mescola più morbida, in grado di garantire maggiore aderenza e una migliore frenata quando l’asfalto si raffredda e la temperatura scende sotto i 7 gradi: stando a quanto riporta Assogomma, gli pneumatici invernali garantiscono spazi di frenata inferiori del 15% rispetto a quelli estivi, e sulla neve, a 0 gradi, a 40 km/h si arriva a frenate più corte del 50%.

Per essere in regola con la legge, sul fianco dello pneumatico deve essere presente la marcatura M+S (acronimo di “Mud&Snow”, “fango e neve”). Se la marcatura M+S è accompagnata dal pittogramma alpino (una montagna a 3 picchi con all’interno un fiocco di neve), lo pneumatico ha elevate prestazioni su neve. Oltre alla marcatura, gli pneumatici invernali si distinguono visivamente grazie al battistrada caratterizzato da tasselli generalmente con una fitta lamellatura.

Gli pneumatici invernali montati nella stagione fredda sono utilizzabili in diverse condizioni, su asfalto bagnato, ghiacciato o in caso di neve, e possono avere un codice di velocità massima inferiore a quello previsto per il veicolo (e indicato sul libretto), ma comunque non inferiore a Q (=160 km/h). Nel caso si scelgano pneumatici invernali con codice di velocità inferiore a quelli previsti, non sarà però possibile circolare d’estate: in quel caso bisognerà per forza rimettere gli pneumatici estivi al massimo entro un mese dopo la fine dell’obbligo di dotazioni invernali (quindi entro il 15 maggio).

Costi e multe 
Come detto, dal 15 novembre (eccezion fatta per Regioni e Comuni in cui specifiche ordinanze stabiliscono diversamente) le gomme invernali, o le alternative riconosciute come tali, diventano un obbligo per legge. In caso di inosservanza, la sanzione pecuniaria va da 85 a 338 euro (59,50 euro per pagamento entro 5 giorni). In caso di specifiche ordinanze in vigore su strade urbane, la sanzione scende da un minimo di 41 euro a un massimo di 169 euro (entro 5 giorni 28,70 euro). Stesso discorso vale sulla rete autostradale, dove le prescrizioni sono indicate con apposita cartellonistica e riguardano nella maggioranza dei casi i tratti appenninici e alpini.

Per quanto riguarda i costi di acquisto di un treno gomme invernali, pur rappresentando una spesa superiore del 20% circa rispetto a pneumatici estivi, le associazioni di categoria le catalogano come un investimento a lungo termine sulla sicurezza e anche sulla corretta manutenzione del veicolo, con un occhio di riguardo anche ai consumi. A fronte di un prezzo sostanzialmente paragonabile tra pneumatici estivi ed invernali, l’alternanza con quelli estivi previene infatti il consumo e aiuta a ricordare di controllare frequentemente lo stato delle gomme: Assogomma sottolinea che a oggi il 52% degli italiani circola con gomme sgonfie,che aumentano il consumo di carburante.

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Dolores O'Riordan è morta per overdose di Fentanyl? (L'antidolorifico più potente dell'eroina)

Le cause della morte della cantante dei Cranberries non verranno rivelato ufficialmente prima di aprile 2018. Non ci sono comunque misteri apparenti.


Dolores O’Riordan sarebbe stata uccisa da un’overdose di fentanyl, un antidolorifico, usato come droga e molto più potente dell’eroina, molto diffuso negli Stati Uniti. Come riporta il New York Times, il fentanyl, solo nel 2016 ha ucciso oltre 60 mila persone. Dal 2013 ad oggi, invece, secondo le autorità statunitensi, le morti da Fentanyl sono aumentate del 540%. Prima di Dolores O’Riordan, il fentanyl aveva ucciso Prince e, prima ancora, nel 2009 Michael Jackson. La notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo anche se, al momento, si tratta ancora di indiscrezioni saltate fuori dopo il ritrovamento dell’antidolorifico nella stanza in cui la cantante è stata ritrovata senza vita. La morte di Dolores O’Riordan è stata archiviata come non sospetta ma il ritrovamento del fentanyl apre nuovi scenari sulla scomparsa della cantante dei Cranberries che potrebbero portare le autorità ad indagare ulteriormente (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

MORTA PER OVERDOSE DI FENTANYL
La morte di Dolores O'Riordan, ex leader dei Cranberries, ha portato a versare lacrime a moltissime persone nel mondo anche a chi non l'ha conosciuta ma semplicemente con la sua voce si è innamorato. Sicuramente è uno shock apprendere poi che tra le cause sulla sua morte ci potrebbe essere quella di overdose di Fentanyi. Nel passato c'è un'altra storia legata all'overdose di Fentanyl ed è quella legata alla morte di recente di un grande artista come Prince. Questi si è spento il 21 aprile del 2016 e il referto autoptico ha parlato di un overdose di quello che è un antidolorifico usato di solito per i dolori neoplastici. Sicuramente ci vorranno magiori informazioni per capire cosa è accaduto a Doloroes O'Riordan, ma in questo momento lo scenario prospettato non è dei più positivi. (agg. di Matteo Fantozzi)

NON CI SONO PIÙ MISTERI?
Non sembra esserci mistero sulle cause della morte di Dolores O'Riordan, leader dei Cranberries, scomparsa il 15 gennaio corso all'età di 46 anni. La notizia improvvisa ha sconvolto i numerosi fan della cantante mentre si iniziavano a rincorrere voci sul motivo della sua scomparsa. Nelle scorse ore, a parlare è stato il coroner che ha rivelato come la causa non verrà svelata fino al mese di aprile. Ha poi aggiunto: "Il servizio ambulanza di Londra è stato contattato e ha verificato la morte sul posto. La O'Riordan è stata trovata priva di vita nella sua stanza d'albergo a Londra. Successivamente, è arrivata la polizia di Met e hanno determinato che la morte non era sospetta". E' stato poi fatto un esame post mortem e l'ufficio del coroner aspetta i risultati. La famiglia di Dolores O'Riordan potrebbe essere informata dei risultati prima dell'udienza -prevista per il 3 aprile prossimo- e spetterà a loro decidere se condividere tali informazioni pubblicamente prima che l'ufficio rilasci i risultati noti.

LE INDISCREZIONI SULLA CAUSA DELLA SUA MORTE
La morte di Dolores O'Riordan è ancora una ferita aperta per gli appassionati di musica ma anche per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla e di amarla. La cantante dei Cranberries è stata trovata morta in un hotel a Londra ormai dieci giorni fa ma ancora non si conoscono le cause della morte e, molto probabilmente, non le conosceremo fino alla prossima primavera. Rimane il fatto che la stampa è già pronta a trovare indizi e rumors sulle presunte cause della morte della cantante e anche in questo caso non mancano. Secondo quanto riporta Santa Monica Observer sembra che la polizia abbia già parlato di morte non sospetta e della possibilità che la O'Riordan sia morta per avvelenamento da Fentanyl, la stessa sostanza che avrebbe causato la morte di Prince. Secondo la rivista sembra proprio che la sostanza sarebbe stata trovata dalle autorità nella camera dell'albergo dove è stato rinvenuto il corpo della cantante. Questo collimerebbe con le dichiarazioni di Dolores che, in tempi non sospetti, aveva già confidato di aver già tentato l'overdose in passato. 

LE ULTIME ORE DI VITA DELLA CANTANTE
Il sito Rolling Stone ha raccontato le ultime ore di vita di Dolores O'Riordan. Il giorno prima di morire era volata a Londra. Aveva in programma di incontrare Youth per progetti legati alla musica e stava anche lavorando ad una nuova versione di uno dei pezzi più celebri della sua carriera discografica, Zombie. Dopo la mezzanotte del 15 gennaio, la O'Riordan ha lasciato due messaggi in segreteria per Dan Waite, dirigente di un'etichetta che aveva avviato la collaborazione con i Bad Wolves (e che aveva lavorato con i Cranberries nei primi anni 2000). Nei suoi messaggi, Dolores aveva parlato con amore dei suoi figli, aveva espresso il suo entusiasmo per un campione audio di Eminem e cantato un pezzo di "Bitter Sweet Symphony" dei Verve (che Youth avevano prodotto). "In generale stava bene. Avevo notato alcune cose che sembravano far capire che era depressa ma stava sicuramente facendo piani e programmi per la settimana". Tra questo, cenare con lui e sua moglie. Poi la terribile notizie della sua morte.

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Giorno della Memoria, il mondo ricorda l'orrore della Shoah

Il 27 gennaio 1945 vennero aperti i cancelli del lager di Auschwitz rivelando al mondo i crimini compiuti dai nazisti contro il popolo ebraico


Il 27 gennaio 1945 vennero aperti i cancelli del lager di Auschwitz rivelando al mondo i crimini compiuti dai nazisti contro il popolo ebraico. Nel famigerato campo di sterminio nazista in meno di cinque anni mori' oltre un milione di persone.

Il lager occupava un'area di quasi 200 ettari ed e' stato costruito dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per realizzare la "soluzione finale" contro gli ebrei in Europa. Dopo l'invasione della Polonia nel settembre 1939, Auschwitz fu scelta dal Terzo Reich come la localita' piu' "adatta" per ragioni logistiche. La zona aveva infatti una rete ferroviaria ben sviluppata e collegata con altri Paesi. Per questo motivo gia' alla fine del 1939 l'Oberfuehrer delle Ss Arpad Wigand propose al comandante Erich von dem Bach Zalewski, responsabile delle forze tedesche a Breslavia, di sfruttare la struttura di una vecchia caserma in un quartiere di Auschwitz per aprire il primo campo di concentramento e risolvere cosi' quello che egli presentava come "il problema dell'affollamento" delle prigioni in Slesia.


Aperto nell'aprile del 1940, il campo vide arrivare i primi detenuti - dei prigionieri politici polacchi - il 14 giugno: fra loro l'attuale ministro senza portafoglio per i rapporti con la Germania, Wladyslaw Bartoszewski. Nel 1941 il campo fu poi allargato con la costruzione di Birkenau per diventare quindi definitivamente nel 1943 una "fabbrica della morte". All0jnterno dei suoi sinistri reticolati elettrici furono sterminate in totale 1,1 milione di persone, il 90% delle quali ebrei deportati dalla Polonia e da vari altri Paesi d'Europa.

Le forze alleate vennero informate piu' volte da emissari dell'Armata clandestina polacca (Ak), come Jan Karski (che si rivolse invano a Usa e Gran Bretagna) o da altre fonti, dello sterminio degli ebrei in corso. Ma invocando altre priorita' militari per l'obiettivo chiave del momento (vincere la guerra contro Hitler e i suoi alleati), gli Alleati non intrapresero iniziative specifiche per provare a fermarlo. Dall'Italia il primo trasporto di ebrei per Auschwitz avvenne il 23 ottobre del 1943: complessivamente nel lager simbolo della Shoah persero la vita circa 8 mila italiani.

La liberazione del campo avvenne il 27 gennaio del 1945 ad opera delle unita' dell'Armata Rossa guidate dal maresciallo Ivan Konev che, dopo aver sfondato sul Fronte ucraino, marciavano ormai vittoriose in direzione di Berlino. Sul territorio del lager nel 1947 fu quindi fondato un Museo memoriale e nel 1979 Auschwitz-Birkenau e' stato iscritto come luogo di memoria nell'elenco dei siti tutelati come patrimonio mondiale dell'Unesco.

Nel novembre 2005 l'Assemblea generale dell'Onu ha scelto la ricorrenza della liberazione del campo dell'orrore per istituire una Giornata mondiale di commemorazione di tutte le vittime dell'Olocausto.

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venerdì 26 gennaio 2018

Antonella Clerici:‘Eddy voleva brillare di luce sua, e la Isoardi mi fec...



La seconda puntata de L’Intervista di Maurizio Costanzo, vede in vena di confidenze Antonella Clerici. La conduttrice e padrona di casa de La prova del cuocosu Rai1, ha parlato delle molestie nel mondo dello spettacolo, di Elisa Isoardi che la rete mise come sua sostituta nel programma di cucina, della litigata con Mara Venier, della madre e dell’ex compagno Eddy Martens.

Maurizio Costanzo proietta alcuni volti sulle pareti ed entra a gamba tesa: “C’è qualcuna di queste facce che ti ha fatto male? Dì la verità…”.
E Antonella la dice: “Sicuramente mi ha fatto soffrire Elisa Isoardi ma non per colpa sua, poveretta, perché lei era una giovane ragazza a cui hanno affidato un programma come La Prova del Cuoco, chi avrebbe detto di no? Nessuno. Però io soffrii molto perché avevo appena avuto la mia bambina, pensavo poi di ritornare a lavorare a La Prova del Cuoco e invece ci fu un veto..”

Altra storia invece il caso di Mara Venier “Con Mara ho fatto delle litigate storiche, una litigata a Domenica In che tremavano i muri, perché io venivo dal successo de La Prova del Cuoco e quindi erano anni di crescita professionale importanti, lei tornava a Domenica In dopo un lungo periodo di assenza…chiaramente metti due prime donne insieme, qualcosa deve succedere…”

Poi si passa alla sfera privata parlando della madre di Antonella e dell’ex compagno e padre di sua figlia, Eddy Martens.
“Mia mamma è morta alla mia età di oggi” spiega la Clerici “Era una donna bellissima, molto più bella di me. Lei ha sempre creduto in me anche osteggiandomi eh… avevo un rapporto molto conflittuale […] È come se ci fosse sempre, io ci penso sempre… quando ho delle gioie mi vien voglia di telefonarle. Quando è nata mia figlia ho messo la sua foto sul comodino dell’ospedale, la guardavo e dicevo “sono diventata mamma anche io“.

Poi Costanzo parlando dell’ex compagno Eddy Martens “Mi permetto di dire una cosa… Lui ha approfittato di te…” e Antonella prova a spiegare “Forse la parola approfittare non è giusta… lui certamente soffriva molto la mia personalità e la mia presenza, lui voleva brillare di luce sua”.

Infine il tema molestie sul luogo di lavoro “È capitato a tutti che qualcuno ti facesse delle allusioni, poi forse ai miei tempi erano più velate. Però secondo me intanto non bisogna mai trovarsi in situazioni particolari, per cui quando avevo un appuntamento preferivo prenderlo in un ufficio negli orari di lavoro e non la sera tardi. E poi si può sempre dire di no. Poi io avevo una tecnica formidabile, facevo la finta tonta, fingevo di non capire e poi me ne andavo… Non è mai capitata una situazione in cui uno ti mettesse le mani addosso, non so come avrei reagito però mi è capitato che uno mi facesse una proposta, credo un produttore… mi disse vorrei qualcosa in cambio da te, mi fece capire che cosa voleva. Io gli dissi: questa è la cassetta, gliela buttai addosso e me ne andai”.

FRANCIA: SCENE EPICHE per la NUTELLA!



Risse e accapigliamenti, questa mattina in diversi supermercati della catena Intermarché della Loira. Una vera e propria “catastrofe”, l’hanno descritta i dipendenti dei negozi presi d’assalto. Motivo di tanta agitazione: vasetti di Nutella da 950 grammi a solo 1 euro e 41 centesimi, con quasi il 70% di sconto.

Nel negozio L’Horme – come racconta il sito de ‘Le Progress’ – tutta la merce in offerta è sparita in un quarto d’ora. “Cercavamo di metterci anche noi in fila tra i clienti ma ci spingevano e spintonavano”, lamenta un dipendente, raccontando che un cliente ha riportato un occhio nero nella rissa tra la folla. Stessa cosa per il punto vendita di Saint-Chamond. “E’ stata una battaglia. Abbiamo venduto quantitativi che vendiamo in tre mesi. Sui banconi delle casse c’era solo Nutella”, testimonia un altro dipendente, che assicura di non aver mai visto scene del genere in sedici anni di lavoro.

A Rive-de-Gier, molti clienti, fuori dal supermercato hanno ripreso le scene con i loro telefoni cellulari: “Sembravano animali feroci. Una donna è stata strattonata per i capelli, mentre una signora anziana è stata colpita alla testa con un’intera confezione di barattoli, un altro aveva sangue su una mano. È stato orribile”, testimonia un cliente che ha assistito alla scena.

Alcuni si sono messi in fila molte ore prima, nella notte, per accaparrarsi un quantitativo di vasetti di Nutella”, dice Jean-Marie Daragon dell’Intermarché di Montbrison. Il direttore è stato costretto a ‘contingentare’ a tre il numero di barattoli a persona, ma invano. La gente continuava a spingere e correre avanti e indietro. Nonostante tutto questo, l’operazione di maxisconti continuerà domani e sabato.

Milano: la rotaia che ha ceduto stava per essere sostituita

A luglio cʼera già stato uno "sviamento" di un convoglio ma senza conseguenze. Lʼ11 gennaio lʼultimo controllo aveva dato esito positivo. Tre le inchieste aperte per accertare le cause.


Si indaga per disastro ferroviario colposo dopo il deragliamento di un treno di pendolari nel Milanese. La rotaia che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano stava per essere sostituita. In quel tratto erano in corso lavori di manutenzione. Lo prova una fotografia scattata nel punto in cui è avvenuto il cedimento, un paio di chilometri prima di quello in cui il treno si è poi scomposto. In quel punto manca un pezzo di rotaia lungo una ventina di centimetri.

Accanto c'è il tratto di binario nuovo che avrebbe dovuto sostituire quello vecchio e per il quale erano in corso i lavori di manutenzione. Secondo una prima ricostruzione, la dinamica dovrebbe essere questa: la rotaia cede al passaggio delle prime carrozze, ma quelle che escono dai binari sono solo quelle centrali. Il treno continua la sua corsa, ma le carrozze centrali hanno ormai le ruote fuori dal binario. Due chilometri dopo si intraversano ed è il deragliamento vero e proprio.

L'ultimo controllo effettuato l'11 gennaio - L'ultimo controllo sulla tratta era stato fatto l'11 gennaio. "E' transitato un treno per la diagnostica e non ha rilevato nulla di anomalo. Nel caso specifico avrebbe dovuto registrare una qualunque irregolarità della marcia del treno. Una rotaia difettosa, verrebbe immediatamente rilevata", spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, a La Repubblica.

Tre le inchieste aperte per accertare le cause - L'individuazione delle cause del deragliamento del treno Trenord, è attualmente al centro delle indagini condotte dall'autorità giudiziaria, delle competenti autorità ministeriali e di Rfi. E' quanto si legge in una nota di Rete ferroviaria italiana. "Dai primi accertamenti tecnici - dice Rfi - è emerso un cedimento strutturale sulla rotaia circa 2 km prima del luogo dello svio".

"Sviamento" a Pioltello lo scorso luglio - Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio scorso, un treno di Trenord diretto da Milano a Bergamo era parzialmente uscito dai binari proprio all'altezza di Pioltello. La scorsa estate nessuno degli oltre 200 passeggeri era rimasto ferito. A sviare dai binari, come spiegato al momento dell'incidente da Rfi, era stata la prima vettura che viene chiamata "semipilota", ossia metà riservata ai viaggiatori e metà al macchinista. Lo sviamento era avvenuto appena fuori dalla stazione di Pioltello e i passeggeri erano stati trasbordati su un altro treno per Bergamo.

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giovedì 25 gennaio 2018

Malore per Francesca Cipriani sull'isola. Portata via dai medici.



La showgirl è svenuta in spiaggia. Soccorsa dagli altri naufraghi, è stato poi necessario l’intervento dei medici. 

Francesca Cipriani aveva cominciato la sua Isola dei Famosi nel panico dell’elicottero.
Ora, ecco un nuovo malore per l’esplosiva showgirl. Un malore serio, che ha obbligato la produzione a chiamare i medici. Che hanno portato via Francesca per accertamenti.

SOCCORSA DAI NAUFRAGHI – Pare che Francesca Cipriani abbia avuto un forte giramento di testa. All’inizio, è stata soccorsa dai naufraghi. Che l’hanno fatta stendere, le hanno alzato le gambe e hanno cercato di farla riprendere. Visto che però Francesca non si riprendeva, sono dovuti intervenire i medici…

L’INTERVENTO DEI MEDICI – I medici hanno deciso di portare via dall’ Isola Francesca Cipriani per sottoporla ad alcuni accertamenti medici. Potrebbe trattarsi di un problema di alimentazione, secondo le prime indiscrezioni. Ma bisogna aspettare il referto per saperlo con certezza. Intanto, d’accordo che lo show non si può fermare, ma la salute… viene prima di tutto.

TINA VS GEMMA



Nella puntata di Uomini e Donne, le due acerrime nemiche, Tina Cipollari e Gemma Galgani sono arrivate a strattonarsi e schiaffeggiarsi. VEDI IL VIDEO

Dopo le accuse della dama torinese di subire l'invidia dell'opinionista, Tina si è scagliata contro Gemma, replicando di non poterla invidiare in quanto la Galgani non possiede né la bellezza né la giovinezza e fuori dal contesto televisivo, nessun uomo andrebbe a corteggiarla.

La diatriba verbale è degenerata questa volta più del consueto. Le due dame si sono alzate e si è sfiorata la rissa. "Pazza scatenata, cosa dovrei invidiarti? Sei una scema squilibrata" ha urlato Tina a Gemma invitandola a tornare a sedersi.

Fiamme alla Sacra di San Michele, brucia il tetto del convento

Abbazia simbolo Piemonte, ispirò 'Il Nome della Rosa' di Eco



Un incendio è divampato in serata alla Sacra di San Michele, antica abbazia monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato Umberto Eco per il best seller Il nome della Rosa. Le fiamme stanno bruciando il tetto del monastero, situato all'imbocco della Valle di Susa, dove erano in corso lavori di ristrutturazione. Ancora da accertare le cause del rogo. Sul posto stanno operando diverse squadre dei vigili del fuoco. Presenti anche la Croce Rossa e i carabinieri di Avigliana.


La causa dell'incendio Sarebbe stato un cortocircuito: Questa la prima ipotesi avanzata dai vigili del fuoco intervenuti sul posto con i carabinieri. Le fiamme, secondo quanto si apprende, sarebbero sotto controllo. La struttura era sottoposta a lavori di ristrutturazione.

Sono centomila i visitatori provenienti da tutto il mondo che ogni anno visitano la Sacra di San Michele. Dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, s'inserisce all'interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000 chilometri che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant'Angelo, in Puglia. Dall'alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un panorama mozzafiato della Val di Susa.

All'interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. Tra i suoi elementi più suggestivi la statua di San Michele Arcangelo creata dallo scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder, lo Scalone dei Morti con il Portale dello Zodiaco e la leggendaria Torre della Bell'Alda. Ospita anche il museo del quotidiano, che raccoglie oggetti d'uso di altri tempi, una biblioteca con circa 10.000 volumi e, ancora, sepolcri, archi, portali e opere pittoriche.

Treno ferrovie deraglia a Milano, due morti e dieci feriti gravi

Il treno di pendolari era partito da Cremona e diretto a Milano Piazza Garibaldi


Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano. Il convoglio era partito da Cremona e diretto sa Milano Piazza Garibaldi. Sul luogo dell'incidente sono all'opera i Vigili del fuoco. Il bilancio provvisorio di quanto accaduto è di due morti e dieci feriti gravi, un centinaio i feriti lievi.


Ci sono ancora diverse persone incastrate nel treno deragliato stamani nel Milanese. Sulla massicciata le immagini dei Vigili del fuoco permettono di vedere due carrozze, quelle centrali, intraversate, a 90 gradi l'una rispetto all'altra. Nel punto di giuntura, in quell'angolo, decine di pompieri sono a lavoro con tutti i mezzi disponibili per tagliare le lamiere.


A causa del deragliamento del treno regionale 10452, fra Milano e Brescia il traffico ferroviario è sospeso sia sulla linea direttissima , sia sulla linea "lenta". Sono fermi anche i treni di Trenitalia, secondo quanto si apprende da Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs).

Tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, la società del gruppo Fs che gestisce l'infrastruttura ferroviaria, sta facendo verifiche lungo i binari nei pressi della stazione di Pioltello Limito per chiarire le cause del deragliamento. L'attenzione dei tecnici è concentrata al momento sul fatto che ad uscire dai binari sono state le vetture centrali del treno e non quelle di testa e di coda.

Gli elicotteri dei vigili del fuoco e dei soccorritori stanno facendo la spola dal luogo dove è avvenuto il deragliamento del treno all'altezza di Seggiano di Pioltello (Milano) e gli ospedali. Il campo adiacente ai binari è stato riempito dai mezzi dei soccorritori ed è possibile vedere chiaramente i due vagoni del treno coinvolti e parzialmente piegati su un lato.

Il convoglio di Trenord deragliato questa mattina alle 7 a Seggiano di Pioltello, alle porte di Milano, era partito da Cremona alle 5.32 e sarebbe dovuto arrivare a Milano Porta Garibaldi alle 7.24. Il convoglio è composto da sei vagoni e a bordo, dato l'orario, c'erano centinaia di pendolari. Sul posto sono giunti tutti i mezzi di soccorso disponibili dalla regione e anche da fuori. Dall'Emilia Romagna è giunta una eliambulanza. Presenti, oltre ai vigili del fuoco e personale di Rfi e di Trenord, i carabinieri, personale della polfer e della Questura di Milano.

"Diamo solidarietà alle vittime, il problema dei pendolari e del trasporto è uno dei temi che noi affrontiamo, la tutela del lavoro passa anche dal pendolarismo", ha detto il leader di LeU, Pietro Grasso a Radio 24 commentando quanto accaduto.

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mercoledì 24 gennaio 2018

FLIRT all'Isola 2018: Francesco Monte e Paola Di Benedetto



Francesco Monte, l’ex fidanzato di Cecilia Rodriguez, aveva detto: “Vado all'Isola dei Famosi, per dimenticarle la mia ex”. E ci ha impiegato appena 24 ore. L'ex tronista infatti, eccolo flirtare con Paola Di Benedetto, al secondo giorno di permanenza in Honduras. 
Lei, Paola Di Benedetto, 23 anni, fisico da urlo, e un passato da Madre Natura di Ciao Darwin con Paolo Bonolis, sembra gradire la vicinanza di Francesco Monte. Lui 28 anni, ex tronista ed ex fidanzato di Cecilia Rodriguez (oggi modello e opinionista abbastanza ricercato).I due, sono sempre vicini e sempre complici. Una coppia di bellissimi.Francesco Monte dice di lei: “Mi piace, lei è interessante anche dal punto di vista caratteriale”. Paola Di Benedetto ammette che lui gli piace, e anche tanto. Anche gli altri naufraghi si sono accorti della complicità tra i due. 
La concorrente Nadia Rinaldi commenta con gli altri naufraghi: “Ho già visto degli sguardi, gatta ci cova”. E se saranno rose, naturalmente fioriranno…

Elisabetta Gregoraci a passeggio con un' uomo misterioso. Lui è..



Da tempo, si parlava di una frequentazione di Elisabetta Gregoraci, con un'uomo misterioso. Il settimanale "Chi”, ha scoperto il fortunato. 
Lei, Elisabetta Gregoraci, ex moglie dell'imprenditore Flavio Briatore, con il quale ha avuto un figlio, Nathan Falco, è stata fotografata nella capitale assieme ad Francesco Bettuzzi. Lui, imprenditore emiliano, della “Pure Herbal”, di cui Elisabetta è testimonial.
I due infatti, si conoscono da circa due anni, ma ultimamente avrebbero intensificato i loro incontri.
E chissà che questa volta, sia quella giusta per la Gregoraci, dopo la separazione con Briatore.