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lunedì 30 aprile 2018

Cosmo:"Hanno rubato i miei strumenti. Chiedo aiuto per.."



Inizia non nel migliore dei modi il Concertone per Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, tra le voci mergenti del nuovo cantautorato elettronico italiano. A Roma per il concerto di Piazza San Giovanni del Primo Maggio, in cui è nel cast artistico, ad appena due giorni dal live ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un appello in cui denuncia il furto di parte della sua strumentazione. «Ciao a tutti. Oggi a Roma ci hanno aperto il furgone con la backline. Sono riusciti a rubare molta attrezzatura, sopattutto strumenti musicali», scrive l'artista, proseguendo con l'elenco degli strumenti rubati, tra cui diversi sintetizzatori, effettistica, pezzi e meccaniche della batteria.

«Stiamo facendo salti mortali per poter esserci sia al Tenax (a Firenze, ndr) domani, sia dopodomani al Primo Maggio in piazza San Giovanni», prosegue il post prima di concludersi con la richiesta di essere avvertiti nel caso qualcuno dei suoi follower sui social trovasse in vendita online gli strumenti rubati.

Tra i follower di Cosmo solidarietà e molto rammarico con qualche utente che si propone in aiuto per il prestito della strumentazione richiesta.

Isole TRemiti: Stop alle stoviglie di plastica

Ordinanza del sindaco, ammessi solo contenitori biodegradabili


Il sindaco delle Isole Tremiti, Antonio Fentini, ha firmato un'ordinanza con la quale, dal prossimo primo maggio, sulle Diomedee saranno vietate tutte le stoviglie in plastica e al loro posto potranno essere usati solo contenitori biodegradabili. Chi trasgredirà, commercianti o clienti, sarà multato con una sanzione che va dai 50 ai 500 euro. "Sulle bottiglie, essendo un'isola - spiega Fentini a Repubblica - è ancora complesso da orchestrare questo elemento: ma magari ci arriveremo. Stiamo vedendo il nostro mare ucciso giorno dopo giorno dall'uomo e dovevamo fare qualcosa subito".
Le Tremiti, in passato più volte Bandiera Blu, fanno parte del Parco nazionale del Gargano e una porzione del suo territorio è riserva naturale marina: sulle tre isole vivono poco più di 500 abitanti. La decisione del sindaco delle Isole Tremiti di vietare, dal primo maggio, le stoviglie in plastica, segue la ricerca diffusa nei giorni scorsi dall'Istituto di scienze marine del Cnr di Genova, dall'Università Politecnica delle Marche e da Greenpeace Italia, frutto dei campionamenti delle acque realizzati durante il tour 'Meno plastica più Mediterraneo' della nave ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior.


Dalla ricerca - che riguarda anche alte concentrazioni di microplastiche alle Tremiti - è emerso che nel Mediterraneo ci sono livelli di microplastiche paragonabili a quelli dei vortici che si formano nel Pacifico, le cosiddette 'zuppe di plastica', e "nelle acque marine superficiali italiane si riscontra un'enorme e diffusa presenza di microplastiche, comparabile ai livelli presenti nei vortici oceanici del nord Pacifico, con i picchi più alti rilevati nelle acque di Portici (Napoli), ma anche in aree marine protette come le Isole Tremiti (Foggia)".
I risultati indicano che l'inquinamento da plastica non conosce confini e che i frammenti si accumulano anche in aree protette. Infatti, nella stazione di Portici (Napoli), zona a forte impatto antropico, si trovano valori di microplastiche pari a 3,56 frammenti per metro cubo, ma valori non molto inferiori a 2,2 si trovano anche alle Isole Tremiti. Dati che, tradotti, significano avere a che fare con tanta plastica da riempire due piscine olimpioniche con l'acqua delle Isole Tremiti e l'acqua di Portici: "Nella prima - secondo gli autori della ricerca - ci troveremmo a nuotare in mezzo a 5.500 pezzi e nella seconda in mezzo a 8.900 pezzi di plastica".

Missili contro basi militari, almeno 40 morti in Siria

Media, lanciati da basi Gb e Usa in Giordania, 60 feriti


Almeno 40 persone sono morte e altre 60 sono rimaste ferite in seguito ad attacchi missilistici la notte scorsa contro postazioni militari nel nord della Siria: lo riporta l'agenzia di stampa iraniana ISNA, che cita fonti straniere, sottolineando che tra le vittime ci sono anche 18 iraniani. I missili hanno colpito basi militari ad Hama e ad Aleppo. Secondo i media ufficiali siriani gli attacchi sono partiti da basi britanniche e statunitensi nel nord della Giordania e durante le operazioni sono stati lanciati 9 missili balistici.

E la tv di stato siriana ha parlato di una "nuova aggressione", con missili lanciati contro avamposti militari nel nord del paese, in particolare ad Hama e Aleppo. Non è stato specificato chi abbia lanciato i missili o eventuali vittime e danni.
All'inizio di aprile, sette militari iraniani erano rimasti uccisi nel corso di un raid contro una base aerea a Homs. Damasco, Teheran e Mosca avevano accusato Israele, che non aveva né confermato né smentito.

Meno di due settimane fa c'era stato un altro report di un possibile raid contro installazioni militari governative nella stessa regione, e nei sobborghi di Damasco. Ma gli stessi militari avevano detto che un falso allarme aveva innescato il loro sistema di difesa. Il 14 aprile, poi, il territorio siriano era stato colpito da un'operazione militare congiunta Usa-Francia-Gran Bretagna come rappresaglia contro il regime, in seguito al presunto attacco chimico nella Ghuta.

domenica 29 aprile 2018

Massimo Boldi: "Ho pianto. Vedere quelle foto del tradimento.."



Massimo Boldi è stato tradito dalla compagna Loredana. Lo sfogo dell’attore si legge sul Corriere dopo aver confessato che la sua ex adesso sta con un suo amico. Come l’ha scoperto? Guardando una fotografia. L’attore poi continua affermando di avere tolto del tempo alle sue figlie per viversi la loro storia d’amore. Gli scatti incriminati sono stati pubblicati dal portale di Dagospia e ritraevano la De Nardis tra le braccia di un altro uomo. Un vero colpo. “A momenti, mi veniva un infarto. Quattordici anni insieme non sono pochi. Mi ha fatto male scoprire il tradimento da una paparazzata e mi ha fatto male che nelle foto lei si comportasse da innamorata”, ha svelato il “Cipollino” più amato d’Italia. Poi svela anche di avere avuto già dei sospetti, ancor prima di vedere le prove pubblicate online: “avevo già dei sospetti: da due anni, lei era sfuggente. Da sei mesi, avevamo letti separati. E poi ho riconosciuto lui e mi è stato chiaro tutto”. Peccato che l’altro sia proprio un amico di Massimo Boldi: “anche se non caro. Non dico il nome, sono fatti loro. A me è dispiaciuto perché da tempo chiedevo a Loredana cosa non andava. Avrei preferito chiarezza”.

Massimo Boldi tradito dalla compagna
L’attore confessa di essere stato molto male per questa cosa e di non avere fatto praticamente nulla per capire ma poi “mi ha telefonato un amico: l’aveva vista salire su un treno per Grosseto. Mi sono messo in macchina e mi sono piantato davanti alla stazione di Grosseto”. Dopo avere raggiunto la destinazione, si è trovato i due di fronte: “Ho detto: “Eccomi qua. Complimenti, ho visto che vi amate. Ho visto che cammini abbracciata a lui come con me non fai più. Se me lo dicevate prima, non era mica meglio? Sono venuto a dirvi che fate bene a stare insieme e che sono felice per voi e per me””. Ma chi è la sua ex? Secondo Dagospia si tratta di una spogliarellista nella scuderia di Riccardo Schicchi. Lui però non sa nulla: “Se è vero, lo scopro ora. So che ballava nelle discoteche. Ho immaginato che fosse più che cubista, sapevo, non sapevo, preferivo non sapere. Importava solo che ci volessimo bene. Nel 2007, le ho proposto io di fare l’attrice: un po’ il suo lavoro m’imbarazzava”.

Katy Perry e Orlando Bloom incontrano Papa Francesco

La cantante, molto emozionata, partecipa a un'udienza del Pontefice. Al fianco del fidanzato attore, buddista fin dall'adolescenza.


Katy Perry e Orlando Bloom hanno incontrato Papa Francesco in Vaticano, in occasione della Conferenza internazionale sulla medicina rigenerativa, dal titolo Unite To Cure A Global Health Care Initiative. La cantante, vestita di nero e col capo coperto, come prevede il cerimoniale della Santa Sede, e l’attore erano tra i medici, gli scienziati, i pazienti, i filantropi e i funzionari governativi, che hanno partecipato all’ultima giornata di incontri.

La cantante, cresciuta in una famiglia di cattolici praticanti, è apparsa molto emozionata nel tenere la mano del Papa. Bloom, buddista dall’età di 16 anni, è sempre rimasto al suo fianco. I due sono tornati insieme lo scorso marzo, dopo la separazione di metà 2017, quando entrambi avevano lasciato una porta aperta, non parlando mai di un addio ma di «prendersi un rispettoso e amorevole spazio.


A farli riavvicinare, una breve vacanza a Praga. Prima dei concerti a Tokyo di lei. E adesso la tappa in Italia non fa che confermare la sintonia. Certi amori non finiscono.

Spagna: Stupro, 35000 persone in piazza a Pamplona

Contro la sentenza che ha condannato branco per "abuso"


Trentacinquemila persone sono scese nelle strade di Pamplona per il terzo giorno consecutivo per protestare contro la sentenza che ha condannato un branco di cinque uomini per "abuso", e non per "violenza", per lo stupro di una diciottenne. La decisione del tribunale ha scatenato un'ondata di indignazione anche su Twitter dove migliaia di donne hanno deciso di condividere le loro esperienze di abusi e violenze con l'hashtag #cuentalo, 'raccontalo' in spagnolo.

Corea: Kim,'niente nucleare se in pace con Usa'

Leader Nord, "misure concrete per evitare confronto militare"


Il leader nordcoreano Kim Jong-un durante il summit fra le due Coree ha detto: malgrado io "sia per natura contrario agli Usa, la gente vedrà che non sono quel tipo di persona che lancia testate nucleari contro la Corea del Sud, il Pacifico o gli Usa". E' quanto ha riferito Yoon Young-chan, portavoce del presidente Moon Jae-in, a proposito di di Kim. Con gli Usa, Kim ha detto che non ripeterà "la dolorosa storia della Guerra di Corea" rilevando che "misure concrete sono necessarie per che evitare che qualsiasi confronto militare possa accadere", ha riportato la Yonhap.
Al fine di raffreddare in via definitiva le tensioni e di aprire un nuovo capitolo, il prossimo summit tra Kim e il presidente Usa Donald Trump diventa cruciale. "Perché dovrei tenere armi nucleari e vivere in condizioni difficili se invece ci incontriamo spesso con gli americani per costruire la fiducia reciproca e se promettono di mettere fine alla guerra e di non invaderci?", ha aggiunto Kim nel resoconto di Yoon.

sabato 28 aprile 2018

Antonella Clerici RIMPIAZZATA da Elisa Isoardi a 'La Prova del Cuoco'



Dopo 18 anni, Antonella Clerici è pronta a lasciare «La Prova del Cuoco». La prossima stagione non sarà più lei alla guida del programma, come spesso ha dichiarato, ma la novità è che pare quasi certo il ritorno di Elisa Isoardi, che l’aveva sostituita durante la sua maternità. Clerici sarà invece concentrata sulla nuova edizione di «Portobello», revival dello storico show portato al successo negli anni ottanta da Enzo Tortora.

I messaggi in puntata
Un addio non senza qualche frecciata, fatta sempre con grande ironia, che è poi la cifra della conduttrice. Il 25 aprile, durante la trasmissione, ha invitato tutti a «liberarsi dei pesi»: «Bisogna cogliere i segnali, che siano i chili, che siano le mogli, che siano i mariti». E durante la trasmissione non sono mancati i saluti e i messaggi più o meno velati, tipo quando ha detto: «Una conduttrice golosa come me sicuramente non la trovate più, quello lo do per certo, poi per il resto...». O ancora: «Peccato che non possa fare battute sul futuro che vi aspetta».

Roma-Liverpool: verso tre giorni stop alcol in centro

Ultrà Roma, gara solidarietà, raccolti 40 mila euro per Cox


Tre giorni di stop al consumo di alcol nelle strade del centro storico di Roma e nella zona attorno allo stadio Olimpico. Questa una delle misure di sicurezza più severe che dovrebbe essere varata in occasione del match di ritorno di Champions Roma-Liverpool. L'ipotesi è quella di un'ordinanza che vieterebbe dall'1 al 3 maggio la vendita, il trasporto e il consumo in strada di alcolici e bevande in contenitori di vetro. L'ordinanza potrebbe essere firmata già in giornata.

Un'ampia zona di vigilanza e controllo, che comprende varie aree della capitale, tifosi accompagnati dalle forze di polizia fin dal centro della città, scambio continuo di informazioni con le autorità inglesi per monitorare gli spostamenti degli ultrà più a rischio. Sono le indicazioni emerse nel corso della riunione che si è tenuta questa mattina al Viminale dedicata alle misure di sicurezza da mettere in campo in occasione della semifinale di ritorno della Champions League tra Roma e Liverpool in programma il 2 maggio allo stadio Olimpico. All'incontro, presieduto dal capo dell'ufficio dell'ordine pubblico del Dipartimento Massimo Zanni e al quale ha assistito anche il vice console britannico, hanno partecipato il questore di Roma Guido Marino, i vertici dei due club, e rappresentanti della polizia britannica, della Uefa e della Figc.

Sono detenuti in isolamento in uno dei penitenziari di Liverpool, Filippo Lombardi, 21 anni, e Daniele Sciusco, 29, arrestati per l'aggressione ai danni di un tifoso dei Reds nel prepartita della semifinale di Champions di martedì. Lo si apprende dall'avvocato Lorenzo Contucci, difensore in Italia dei due ultras. L'isolamento è una scelta fatta per evitare che i due italiani entrino in contatto con detenuti inglesi. I due resteranno in carcere fino al 24 maggio quando prenderà il via il processo che li vede accusati di "disordini violenti" (Sciusco), mentre per Lombardi ci sono anche le "lesioni gravissime". "In queste ore i familiari si stanno organizzando per raggiungere l'Inghilterra - spiega Contucci - per cercare di avere un colloquio con loro due".

Gara di solidarietà tra i tifosi, anche della Roma, per pagare le spese sanitarie di Sean Cox, il tifoso irlandese del Liverpool in coma farmacologia dopo un brutale assalto prima della semifinale di Champions League. La raccolta fondi online, sul sito Go Fund Me, è cominciata in seguito al ricovero d'urgenza di Cox, e in un solo giorno ha già raggiunto i 40mila euro. Soldi necessari a aiutare la famiglia a coprire le cure del 53enne irlandese, padre di tre figli. Tra i donatori, oltre ai supporters del Liverpool, anche tifosi del Manchester United (storici rivali dei Reds) e della Roma, che hanno voluto accompagnare le proprie donazioni con messaggi di sostegno e incoraggiamento. "Vi prego di accettare i miei soldi, sono un appassionato di sport, tifoso della Roma, da sempre ammiratore del Liverpool, profondamente sconcertato e disgustato dal comportamento di una minoranza di selvaggi che non meritano di rappresentarci", scrive un tifoso giallorosso. Uno dei numerosi donatori, circa duemila finora, molti dei quali di fede romanista. "Sono un tifoso della Roma e condanno la violenza! Mi dispiace Sean per quanto successo, riprenditi presto", un altro tifoso italiano. E ancora: "Sinceri auguri di pronta e piena guarigione per Sean Cox, i miei pensieri e le mie preghiere alla famiglia e ai suoi amici". Nel frattempo restano in carcere Filippo Lombardi, 20 anni, e Daniele Sciusco, 29 anni, i due tifosi romanisti arrestati per i disordini fuori da Anfield, ritenuti responsabili dell'aggressione di Cox. L'inizio del processo che li vede imputati è fissato per il 24 maggio, fino ad allora i due italiani resteranno in stato di detenzione a Liverpool.


In carcere, almeno fino al 24 maggio, quando prenderà il via il processo a Liverpool. Hanno evitato l'imputazione di tentato omicidio, ma sono stati rinviati a giudizio i due ultrà romanisti, accusati di aver ridotto in fin di vita un tifoso irlandese dei Reds negli scontri prima del via della semifinale di Champions di martedì. Filippo Lombardi, 21 anni, e Daniele Sciusco, 29, arrestati al termine del match sono comparsi in aula, alla South Sefton Magistrates Court, entrambi vestiti con una tuta grigia, e hanno ascoltato in silenzio la lettura dei capi d'imputazione, tradotti da un interprete. Considerate le disperate condizioni in cui versa Sean Cox - il tifoso dei Reds in coma farmacologico a seguito di una grave emorragia celebrale - inizialmente si era creduto che la giustizia britannica potesse incriminare i due italiani di tentato omicidio. Durante i primi interrogatori con gli inquirenti, i due hanno affermato di non aver partecipato al pestaggio del 53enne Cox, avvalendosi della facoltà di non rispondere sulle altre contestazioni. Che sono state loro notificate: per Sciusco l'accusa è di "disordini violenti", mentre per Lombardi ci sono anche le "lesioni gravissime". Negata loro la libertà su cauzione, i due sono stati trasferiti nel carcere di Liverpool dove dovranno restare fino al giorno del processo. Nel frattempo proseguono le indagini degli inquirenti: al vaglio anche le registrazioni delle telecamere per risalire a tutti i responsabili del feroce pestaggio. Fonti interne alla polizia britannica hanno confermato che gli agenti della Digos di Roma stanno collaborando all'identificazione di altri eventuali responsabili. Non è escluso che nei prossimi giorni possano scattare nuovi fermi. Restano critiche ma stabili, viceversa, le condizioni di Cox, ricoverato presso il Walton Neurological Centre. Imprenditore originario di Dunboyne, nella contea irlandese di Meath, padre di tre figli, Cox era volato dall'Irlanda con alcuni familiari per assistere alla partita della sua squadra del cuore. Al momento dell'aggressione, al suo fianco, c'era il fratello, che potrebbe rivelare particolari decisivi per le indagini. In un comunicato diffuso dalla polizia, la famiglia si è detta "completamente sconvolta da quanto successo", augurandosi "un pronto ritorno in Irlanda per Sean". La moglie di Cox ha raggiunto il marito per stargli accanto in quelle che - secondo il tabloid Sun - "saranno 48 ore cruciali per le speranze di guarigione di Cox". Accusata dalla stampa britannica per non aver fatto abbastanza per isolare la "nuova frangia di hooligan", la Roma ha rinnovato la sua solidarietà al tifoso del Liverpool, censurando con fermezza l'accaduto. "Questo per noi non è il momento di parlare di calcio. Le nostre preghiere sono per Sean Cox e per la sua famiglia". "Il mio sdegno è assoluto, sono fatti inaccettabili" le parole il n.1 del Coni, Giovanni Malagò. Il Liverpool ha deciso di omaggiare il tifoso in fin di vita, appendendo nel suo spogliatoio all'Olimpico la maglia del St. Peter's GAA Club, società di calcio gaelico di Dunboyne di cui Cox è membro. "I giocatori e i dirigenti del Liverpool sono profondamente sconvolti per quello che è successo a Sean", ha detto il capitano dei Reds Jordan Henderson. L'attesa ora è per la gara di ritorno del 2 maggio: oggi il Liverpool parteciperà al vertice a Roma con rappresentanti del club giallorosso, forze dell'ordine e Uefa per "garantire ai tifosi massime condizioni di sicurezza".

Venezia: installati tornelli per deviare turisti

Al momento due i varchi, da domani saranno sperimentati


Sono stati installati a Venezia i primi tornelli in metallo che serviranno da questo week end per fermare e deviare i turisti nel caso di eccessivo afflusso. Sarà la polizia municipale, in base all'ordinanza del sindaco, a decidere quando scatterà il blocco: i tornelli - uno vicino al Ponte di Calatrava, l'altro all'imbocco di lista di Spagna - daranno sempre via libera ai residenti, si chiuderanno invece per i turisti diretti a San Marco o Rialto, che verranno deviati su itinerari alternativi.


I primi filtri saranno attivati già in terraferma. Quando i parcheggi per le auto a piazzale Roma e al Tronchetto saranno pieni, il ponte della Libertà verrà temporaneamente chiuso. L'altro blocco sarà per i pedoni che dal Ponte di Calatrava (o della Costituzione) vogliano raggiungere la direttrice più conosciuta di Lista di Spagna, passando davanti alla stazione di Santa Lucia. In caso di calca, i turisti saranno deviati lungo il Ponte degli Scalzi (davanti alla stazione) e qui indirizzati verso il percorso di San Polo e Rialto, o ancora più al largo, per Santa Margherita e l'Accademia.


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Morto Alfie Evans, sei mesi di battaglia legale



'Il nostro guerriero ha spiegato le sue ali alle 2:30 - ha scritto il padre - su Facebook abbiamo il cuore spezzato'




Il piccolo Alfie Evans è morto. L'annuncio è arrivato stamani dai genitori, i giovanissimi Tom e Kate, che hanno voluto condividere su Facebook il dolore per la perdita del figlio di 23 mesi, colpito da una grave quanto ignota patologia neurodegenerativa.


"Al nostro bimbo sono spuntate le ali intorno alle 2.30. I nostri cuori sono spezzati. Grazie a tutti per il sostegno", scrive mamma Kate. "Il mio gladiatore ha posato lo scudo e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene ragazzo mio", sono le parole commoventi del padre Tom. Un ultimo disperato appello ai sostenitori dell'Alfie's Army, a mandare "preghiere" e "100 profondi respiri al nostro guerriero" era arrivato nella notte, sempre via Facebook, da Sarah Evans, zia del bambino.

La giornata di ieri era trascorsa apparentemente senza novità, con i genitori, Tom e Kate, ormai rassegnati alla fine delle speranze di un trasferimento in Italia e impegnati a dialogare con i medici dell'ospedale Alder Hey di Liverpool sulla possibilità di riportarlo a casa.

Si è chiusa dunque nel modo più amaro per i genitori di Alfie, Tom e Kate, i due generosi ragazzi inglesi del popolo poco più che 20enni, la battaglia per cercare di dare una speranza al loro piccolo: il bambino di nemmeno due anni era stato colpito da una grave patologia neurodegenerativa non diagnosticata esattamente che aveva come spento una parte del suo cervello, pur senza ridurlo mai all'incoscienza totale.

Una battaglia legale, e di opinione pubblica, durata quasi sei mesi. A innescarla, la richiesta dei medici dell'ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool, convinti che non ci fosse più nulla da fare e che ogni cura fosse ormai "inutile", di staccare la spina. Un atto a cui Tom e Kate si sono opposti fin da subito, ma senza riuscire a spuntarla. Forte della legge britannica, lo staff ospedaliero si è rivolto già a dicembre del 2017 ai tribunali del Regno, che in una serie di sentenze - a partire dal verdetto chiave emesso dal giudice dell'Alta Corte britannica Anthony Hayden a febbraio - hanno ripetutamente dato il via libera agli uomini in camice bianco e hanno sempre risposto 'no' ai genitori. Non sono serviti i ricorsi alla Corte Suprema di Londra, né quella alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (chiamatasi fuori con una doppia pronuncia di "inammissibilità").

E neppure gli appelli del Papa e la concessione della cittadinanza italiana per motivi umanitari, decisa il 23 aprile sullo sfondo della disponibilità del Bambino Gesù di Roma e del Gaslini di Genova di continuare a dare assistenza al piccolo su richiesta del papà e della mamma. La sera dello stesso 23 aprile - in esecuzione di quanto stabilito dalla giustizia britannica e a dispetto delle proteste degli Evans e di un esercito di sostenitori (denominato Alfi's Army) radunato di fronte all'ospedale di Liverpool, ma soprattutto online - i medici hanno infine staccato la ventilazione assistita.

Alfie, contro tutte le attese, ha resistito da "guerriero" - nelle parole di papà Tom - respirando da solo per quattro giorni. E lasciando spazio a un estremo ricorso perduto in appello, prima della resa e dell'apertura di un dialogo dei genitori con i medici per riportarlo almeno a casa. Quando ormai non c'era più tempo.

Alfie era nato a Liverpool il 9 maggio 2016 e a Liverpool ha chiuso gli occhi per sempre attorno alle 2,30 del 28 aprile 2019. Una decina di giorni prima del suo secondo compleanno.

venerdì 27 aprile 2018

"Non mi toccare!": l'inviata GRIDA al tifoso durante il collegamento



Un collegamento decisamente difficile, quello di una giornalista franco-spagnola, Marina Lorenzo, inviata per Canal Plus in occasione della finale di Coppa del Re, disputata a Madrid, tra il Barcellona ed il Siviglia.

In campo i blugrana, hanno demolito gli andalusi, imponendosi per 5 a 0. Ma davanti allo stadio Wanda Metropolitano, i suoi tifosi si sono resi protagonisti di incredibili molestie ai danni dell'inviata.

Molti tifosi, euforici e in stato d'ebbrezza, hanno iniziato a disturbare non poco il collegamento di Marina Lorenzo, mettendosi anche davanti alla telecamera e gridando nelle orecchie della giornalista.

Il culmine è giunto quando un giovane si è avvicinato a lei. Il ragazzo con gli occhiali da sole, probabilmente ubriaco, le ha toccato il sedere mentre la giornalista stava tentando il collegamento. La reazione della donna, è stata immediata, gridando al tifoso: «Non ti azzardare mai più a toccarmi, Ok?», gelandolo con uno sguardo severo e giusto.  Il tifoso, è stato subito allontanato dall'amico, e portato via.



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Bill Cosby colpevole, rischia dieci anni per molestie

Prima condanna dell'epoca #MeToo per un vip di Hollywood


Il comico Bill Cosby e' stato riconosciuto colpevole di "aggressione indecente". Quella nei confronti dell'ex "papa' buono" dei "Robinson" e' la prima condanna dell'epoca #MeToo per un vip di Hollywood. L'attore, che ha 80 anni, rischia 10 anni di prigione.

La giuria, composta da sette uomini e cinque donne, ha accolto la versione dell'accusatrice di Cosby, Andrea Constand, e si e' espressa dopo sole 14 ore in camera di consiglio. Il primo processo intentato dalla Constand contro l'attore era finito su un binario morto quando i giurati non erano riusciti a trovare tra loro un consenso.

Stavolta a sostenere la tesi della Constand erano state le deposizioni nell'aula di Norristown in Pennsylvania di cinque testimoni che ne avevano corroborato la versione. In tutti e sei i casi il copione era analogo. Cosby invitava le donne a casa con la prospettiva di aiutarle a sfondare nel mondo dello spettacolo e offriva loro da bere un cocktail con sonniferi per poterle poi molestare senza che si ribellassero.

Storico incontro fra le due Coree, i leader a confronto

Stretta di mano tra Moon e Kim, al via i colloqui


Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto che non rovinerà più il sonno del presidente sudcoreano Moon Jae-in a causa del lancio di missili balistici, quale effetto dello stop ai test nucleari e balistici annunciato la scorsa settimana. E' quanto ha riferito Yoon Young-chan, portavoce dell'Ufficio presidenziale di Seul in un briefing coi media trasmesso da Arirang Tv. "Non interromperò più il sonno del primo mattino", ha affermato Kim rivolgendosi a Moon.

Moon Jae-in e Kim Jong-un comunicheranno insieme i risultati del summit in corso quando saranno raggiunti gli accordi: lo ha anticipato il portavoce presidenziale Yoon Young-chan in un briefing con la stampa trasmesso da Arirang Tv. I due leader hanno avuto "discussioni serie e franche sui modi per arrivare alla denuclearizzazione della penisola coreana, per stabilire una pace permanente e per sviluppare le relazioni Sud-Nord". I negoziati continueranno nel pomeriggio.

LA STORICA STRETTA DI MANO TRA I DUE LEADER

La first lady nordcoreana Ri Sol-ju parteciperà alla cena offerta dai leader delle due Coree Moon Jae-in e Kim Jong-un alla chiusura del summit in corso al villaggio di Panmunjom, il terzo dopo quelli del 2000 e del 2007. Lo ha detto il portavoce della presidenza di Seul Yoon Young-chan, sciogliendo uno dei punti più incerti alla vigilia. Anche la presenza della first lady sudcoreana Kim Jung-sook è quindi sicura. La svolta è interpretata come un segnale positivo e una prova della buona intesa personale raggiunta tra i leader.

Al via summit Moon-Kim, occasione per pace - La stretta di mano storica tra Kim Jong-un e Moon Jae-in è maturata alle 9:30 (le 2:30 in Italia) a cavallo della linea di demarcazione del villaggio di Panmunjom, primo gesto degli auspici che il terzo summit intercoreano possa dare vita a una "nuova storia dei rapporti" tra i due Paesi divisi al 38/mo parallelo all'insegna di una pace stabile e duratura cementata dalla auspicata (dal Sud) denuclearizzazione. Kim ha raggiunto il confine avendo al fianco i collaboratori chiave. Indossando il tradizionale abito scuro in stile Mao, ha camminato verso lo stretto corridoio che separa i due edifici dei meeting, noti come T2 e T3, nella Joint Security Area (Jsa). Moon lo ha atteso sorridente sul cordolo di cemento che segnala il confine: i due hanno posato per i flash dei fotografi a immortalare l'evento. Kim, primo leader della famiglia al potere da circa 70 anni a calpestare il territorio sudcoreano, ha a sorpresa sollecitato Moon a riattraversare il confine, cosa fatta tenendosi per mano.

Pochi secondi dopo, i due sono tornati al Sud incamminandosi sul tappeto rosso, dietro la guardia presidenziale sudcoreana in costume tradizionale. Alla Peace House, luogo scelto per i negoziati, si è tenuta la cerimonia di benvenuto e i due leader hanno passato in rassegna il picchetto d'onore e presentato le rispettive delegazioni. "Una nuova storia adesso, a un punto di partenza della storia di una nuova era di pace", recita l'intero messaggio scritto da Kim sul libro degli ospiti. Poco dopo ha avuto inizio la prima tornata di colloqui del summit, partiti alle 10:15 locali (3:15 in Italia) e in anticipo di 15 minuti sulla scaletta concordata dopo lunghe negoziazioni e diversi sopralluoghi.

Kim ha auspicato colloqui "franchi" sulle questioni della penisola, "non sprecando tempo e occasione" offerti per ottenere "buoni risultati, avendo alla sua sinistra la sorella Kim Yo-jong, intenta a prendere appunti e in un ruolo sempre più strategico. Moon, da parte sua, ha ricordato che "il mondo guarda a Panmunjom", diventato "simbolo di pace, non di divisione" grazie alla visita di Kim. Il primo round di colloqui si è concluso alla Peace House di Panmunjom dopo circa due ore. I due leader, nel programma consegnato dall'Ufficio presidenziale di Seul, avranno pranzi separati. Kim ha attraversato il confine per tornare al Nord e nel pomeriggio sarà al Sud per altri eventi finalizzati a rafforzare la fiducia reciproca, tra cui una passeggiata. A seguire nuovi colloqui, la firma della dichiarazione congiunta e la cena finale offerta da Moon.

Casa Bianca spera che i colloqui portino pace - In occasione dello "storico incontro" tra i presidenti della Corea del Sud e del Nord, "auguriamo al popolo coreano ogni bene" e "speriamo che i colloqui facciamo progressi verso un futuro di pace e prosperità per l'intera penisola coreana". E' l'auspicio della Casa Bianca.

Giappone auspica colloqui costruttivi soluzione crisi - Il governo giapponese auspica che i leader delle due Coree possano avere un incontro costruttivo che conduca a una comprensiva risoluzione delle questioni irrisolte, quali il negoziato sui cittadini giapponesi rapiti e lo stop al programma missilistico e nucleare di Pyongyang Paese. Lo ha detto il capo di Gabinetto Yoshihide Suga, che si è astenuto, tuttavia, dal fare previsioni sull'esito dei colloqui. Alla domanda di un cronista se il governo di Tokyo sarà informato sui dettagli da Seul, Suga ha risposto che le due diplomazie coordineranno congiuntamente gli sviluppi. A questo proposito il ministero degli Esteri nipponico, Taro Kono, ha ribadito che i due Paesi stanno lavorando assieme per stabilire le politiche da adottare verso il regime di Pyongyang. Secondo quanto riferito da fonti ministeriali, Kono si recherà in Corea del Sud all'inizio di maggio, per incontrare il suo omologo Kang Kyung Wha e parlare degli esiti del dialogo tra i due leader.

Roma, briscola vietata al centro anziani: "Troppe parolacce"

La direzione del centro sociale di Frascati ha deciso di sospendere per un mese il gioco delle carte: "Ripetute sollecitazioni non hanno prodotto alcun risultato"


Niente briscola per un mese al circolo per anziani di Frascati (Roma). La direzione del centro sociale di via Matteotti ha infatti deciso di sospendere per tutto maggiole partite a carte a causa delle troppe parolacce e bestemmie durante il gioco. "Ripetute sollecitazioni indirizzate ai frequentatori del gioco delle carte, di attenersi ad un comportamento di civile convivenza, non hanno prodotto alcun risultato", si legge nella nota diffusa dal Comitato di gestione.

"La situazione non è più sostenibile - prosegue la nota -. Pertanto a partire dal 1 maggio e per la durata di un mese il gioco di carte è sospeso". Secondo quanto riportato da Il Messaggero, nel centro si sarebbero formate due fazioni: la maggior parte degli anziani è favorevole alla scelta della direzione, mentre un ristretto numero di avventori non è disposto ad andare altrove per giocare a carte.

giovedì 26 aprile 2018

Tagliolini al limone (RICETTA SEMPLICE e VELOCE)



I tagliolini al limone sono una ricetta tanto facile quanto veloce. Il condimento si preparare in appena 5 minuti, la pasta anche meno (essendo fresca), ecco perché possiamo considerarlo un piatto da fare all'ultimo minuto. Quindi, se avete poco tempo e volete preparare un piatto di pasta fresco e gustoso, i tagliolini al limone sono la ricetta che fa al caso vostro.
Ecco gli ingredienti per 4 persone: 
- 250 gr di tagliolini 
- 1 limone 
- 2 cucchiai di olio di oliva extravergine
- 40 gr di burro
- menta 
- sale

Meteo: L'alta pressione inizia a cedere: aumenta il rischio di temporali al Nord

Il caldo anomalo inizierà ad attenuarsi al Nord venerdì con temperature in calo anche di 6 gradi. Ponte del 1 maggio con qualche nuvola e temporale in più


Da oggi, assisteremo ad un lento e parziale cedimento dell’alta pressione che da giorni insiste sul nostro Paese. Tale indebolimento sarà causato da due distinte e deboli perturbazioni che lambiranno l’Italia per il fine settimana: la prima, di origine africana (la numero 6 di aprile), si muoverà lentamente dal Nord Africa alla Grecia portando effetti piuttosto modesti in termini di piogge al Centro-Sud; l’altra (la numero 7 di aprile) coinvolgerà marginalmente il Nord tra la fine di giovedì e la prima parte di venerdì dando luogo a tempo localmente instabile. 
Un ulteriore aumento dell’instabilità è atteso nel fine settimana al Nord, dove si accentuerà l’afflusso di aria umida atlantica. Queste correnti precedono una terza e più intensa perturbazione(la numero 8) il cui transito è atteso sull’Italia tra domenica e lunedì. Nonostante tempistica e traiettoria di questa perturbazione siano ancora da definire nei dettagli sembra che le regioni maggiormente coinvolte dalle precipitazioni siano quelle settentrionali. 
Dal punto di vista delle temperature, proseguirà l’attuale forte anomalia termica a livello nazionale, con un clima di stampo estivo, soprattutto al Centro-Sud dove, fino a domenica, si potranno sfiorare i 30 gradi; al Nord invece si osserverà una lieve attenuazione del caldo, più evidente nella giornata di venerdì.


Previsioni meteo per venerdì. Al Centro-Sud e nelle Isole tempo solo in parte soleggiato a causa del passaggio di alcuni banchi nuvolosi, alternati a schiarite, più ampie nella prima parte della giornata sulle regioni centrali. Nel pomeriggio possibilità di brevi rovesci o isolati temporali in Sardegna e, più sporadicamente, nelle zone interne montuose della Sicilia e nelle zone appenniniche tra Abruzzo, Molise e Campania. Al Nord nuvolosità variabile, più densa e compatta su Piemonte e nord-ovest della Lombardia dove, nella prima parte del giorno, saranno ancora possibili alcune deboli piogge. Dal pomeriggio tendenza a rasserenamenti nel settore dell’alto Adriatico e in Emilia Romagna
Temperature massime in diminuzione al Nord, più sensibile al Nord-Ovest, dove i valori torneranno più vicini alla media stagionale. Clima ancora estivo al Centro-Sud con punte prossime a 30 gradi nelle regioni meridionali. Venti moderati di Scirocco nel canale di Sicilia e di Bora sull’alto Adriatico, in attenuazione nella seconda parte della giornata.

Lampedusa, Acque inquinate:13 indagati, sequestrato il depuratore

La contaminazione da batteri fecali è risultata fino a 10mila volte superiore rispetto ai limiti previsti dalla legge


La Procura di Agrigento ha disposto il sequestro dell'impianto di depurazione del Comune di Lampedusa a causa dei livelli d'inquinamento delle acque. La contaminazione da batteri fecali è infatti risultata fino a 10mila volte superiore rispetto ai limiti previsti dalla legge. Gli inquirenti hanno inoltre iscritto tredici persone nel registro degli indagati e sequestrato 600 tonnellate di materiali.

I lavori per la realizzazione del depuratore di Lampedusa cominciarono alla fine degli anni 90. Fu progettato per servire circa 5mila persone ma la popolazione ne conta quasi 6mila e in alta stagione turistica si può arrivare anche a 20mila presenze, oltre a tutte le persone che transitano dall'isola nel contesto delle migrazioni.

Cernobyl, 32 anni fa la più grande catastrofe nucleare

Era il 26 aprile 1986

Veduta della citta' di Solnechny abbandonata dopo il disastro di Chernobyl

Trentadue anni fa il disastro di Cernobyl, la più grande catastrofe nucleare civile della storia, l'esplosione del reattore numero 4 della centrale situata nella cittadina ucraina, 120 chilometri dalla capitale Kiev, avvenuta il 26 aprile 1986. 

In Ucraina candele accese per le vittime

Una immagine d'archivio del 13 giugno 1998 mostra un tecnico impegnato in un controllo del livello di radioattivita' all'interno della centrale di Chernobyl

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mercoledì 25 aprile 2018

Champions League: in coma supporter del Liverpool ferito. Arrestati due romanisti.

L'accusa è di tentato omicidio per l'aggressione a un 53enne


E' in coma, con gravi danni al cervello, Sean Cox, 53 anni, il tifoso d'origine irlandese del Liverpool aggredito fuori dalla stadio prima di Liverpool-Roma. Lo riferiscono i familiari ai media britannici. La moglie, secondo altri parenti sentiti dal Mirror e dal Liverpool Echo, si sta chiedendo in queste ore "se non sia il caso di lasciarlo andare". Per la vicenda sono stati arrestati due sostenitori romanisti, accusati di tentato omicidio, ma - dicono i familiari - l'aggressione sarebbe stata compiuta da "13 teppisti".

L'Uefa è profondamente "scioccata" e annuncia "provvedimenti severissimi". E' questo il senso di una nota della federazione europea che definisce "vile" l'attacco avvenuto prima della semifinale di Champions.

La polizia britannica conferma: due giovani di 25 e 26 anni, entrambi arrivati a Liverpool da Roma per l'andata della semifinale di Champions, sono stati arrestati per tentato omicidio. Oltre ai due, sono stati fermati altri sette per danneggiamenti, possesso di droga o armi offensive e altro.

Il Liverpool Fc si dice "scioccato e inorridito" per l'aggressione. "I nostri pensieri, in primo luogo, sono per la vittima e la sua famiglia in questo momento molto traumatico: offriremo loro il nostro pieno supporto", afferma la società in un comunicato aggiungendo che "il club è stato in collegamento con i servizi di emergenza da quando si è verificato l'incidente e continuerà a farlo".

martedì 24 aprile 2018

Champions, Liverpool-Roma, sognando la finale - Probabili formazioni

Grande attesa per il match


Liverpool-Roma, stasera la sfida con la partita di andata delle semifinali di Champions League.

IL QUADRO DELLE PARTITE

Queste le probabili formazioni di Liverpool-Roma, partita di andata delle semifinali di Champions League, che si gioca all'Anfield alle 20,45. 

Liverpool (4-3-3): 1 Kariusz, 66 Alexander-Arnold, 6 Lovren, 4 Van Dijk, 26 Robertson, 7 Milner, 14 Henderson, 21 Oxlade-Chamberlain, 11 Salah, 9 Firmino, 19 Manè. (22 Mignolet, 2 Clyne, 5 Wijnaldum, 17 Klavan, 18 Alberto Moreno, 28 Ings, 29 Solanke). All.: Klopp. 
Roma (3-4-2-1): 1 Alisson, 20 Fazio, 44 Manolas, 5 Juan Jesùs, 24 Florenzi, 16 De Rossi, 6 Strootman, 11 Kolarov, 17 Under, 4 Nainggolan, 9 Dzeko. (28 Skorupski, 25 Bruno Peres, 21 Gonalons, 7 Pellegrini, 92 El Shaarawy, 8 Perotti, 14 Schick). All.: Di Francesco. 
Arbitro: Brych (Germania). 

Dal Dundee al 3-0 ai blaugrana nel 2002, le notti magiche della Roma

Di Francesco ci crede "Roma, gioca da squadra" - Nessun piano segreto per fermare Salah, grande attenzione alle verticalizzazioni del Liverpool "perchè è la squadra migliore della Champions in questo tipo di giocate, appena recuperano palla", nessun timore dell'atmosfera di Anfield ma anzi la gioia "di giocare in uno stadio e un'atmosfera del genere". E' una Roma che si sente libera dai fantasmi del passato e pronta per partire alla pari con il Liverpool, così come ha fatto con Atletico Madrid, Chelsea, Shakhtar e Barcellona. "Non siamo in semifinale per caso" è il mantra che ripete almeno un paio di volte Alexander Kolarov, ed Eusebio Di Francesco ovviamente si adegua, pur non avendo risolto l'ultimo dubbio di formazione: Under o Schick? Anche da ciò dipende la scelta del modulo. E' probabile che contro i Reds sia riproposto il 3-4-2-1 visto contro il Barcellona, ma si sa anche quanto il tecnico romanisti rinunci difficilmente al 4-3-3. "Ma dobbiamo mantenere quella certa mentalità - precisa - perché solo così possiamo andare avanti". Un'altra cosa Di Francesco tiene a sottolineare: il Liverpool non è solo Salah.

"Non abbiamo preparato la partita su di lui, ma in generale - spiega - e non c'è nessun piano segreto (come ha detto giorni fa Strootman ndr) per fermarlo anche se gli dedicheremo particolare attenzione. Non credo che se fermiamo Salah abbiamo risolto i problemi - aggiunge -: dobbiamo giocare da squadra, perché loro hanno altri grandi giocatori. Vi garantisco che gli altri due davanti (Firmino e Manè ndr) non sono da meno. Se rimpiango di non aver potuto allenare Salah? Lui voleva tornare in Premier e io sono contento di avere a disposizione giovani con grandi mezzi come Under. Quindi guardo avanti, e non al passato". Mentre Kolarov si spinge a dire che "a questo punto la Roma ci deve provare", nel senso di conquistare la Champions, Di Francesco preferisce volare più basso e limitarsi a ribadire che "la Roma non è qui per caso, come non lo è il Liverpool. La forza di giocare d'assieme sarà fondamentale, sapendo che il Liverpool è differente dal Barcellona, come ritmo e intensità, e noi dovremo essere al loro livello per competere". Della semifinale di Anfield affascina anche la sfida tra due allenatori emergenti come quello della Roma e Klopp.

"Lui ha fatto molto più di me - sottolinea Di Francesco -. Ci assomigliamo? Klopp è stato molto simpatico a dire che abbiamo tutti e due barba e occhiali, comunque la sua filosofia di calcio mi piace tanto, e che ci sappia fare l'ha dimostrato anche al Borussia. Sono contento e allo stesso preoccupato di affrontare un allenatore con quella mentalità. Ma lui ne troverà uno che come idee gli si avvicina. Sono contento di giocare questa semifinale, con l'idea di arrivare dove dice Kolarov". Di Francesco sogna un futuro da tecnico in Inghilterra? "Il mio pensiero principale è tenermi stretta la Roma - risponde -, in futuro mai dire mai. Forse sarebbe bello allenare qui, ma se Klopp in italiano sa dire solo spaghetti, io in inglese so dire solo hamburger". Ecco come, con una battuta, si può allentare la pressione: Kiev è vicina, la Roma deve solo saltare l'ultimo ostacolo, quei rossi che per il tifo romanista sono da tanti anni un incubo.


Un incubo che ritorna, i sorrisi beffardi della gente di Liverpool, dal tassista al capo tifoso barista, che ricordano quelli di Grobbelar. Così è di nuovo i Reds contro la Roma, che anche oggi giocherà in maglia bianca come il 30 maggio del 1984, la notte in cui Di Bartolomei e compagni furono campioni d'Europa per 55 secondi, il soffio di tempo trascorso dal rigore segnato da Agostino, dopo quello fallito da Nicol, a quello successivo insaccato da Neal. Su quel minuto scarso sono stati scritti libri e allestiti spettacoli teatrali, adesso è di nuovo Liverpool e in mente tornano altri 55 secondi, quelli fra il penalty fallito da Graziani e il coro pieno di dolore "Roma, Roma, Roma!" che si alzò lo stesso. E poi, ancora beffardo, quello della parte avversa, "We always win in Rome" che rimbombò nell'Olimpico anche dopo la doppietta di Michael Owen nel 2001, in un match di Coppa Uefa finito 0-2.

Ulteriore beffa fu lo 0-1 a favore degli uomini di Fabio Capello nel ritorno in Inghilterra, con coda 'bollente' a base di polemiche arbitrali. Il risultato non cambiò: Roma eliminata. Un passato che ritorna perché qui, pur nel rispetto dell'avversario, sono in molti a pensare che la storia sarà di nuovo a favore dei Rossi rivitalizzati dal mago Klopp, che alla vigilia sfodera ottimismo e risate, e forti del fuoriclasse che l'estate scorsa è stato strappato proprio alla Roma. 'Momo' Salah, appena eletto miglior giocatore della Premier, manda in estasi Anfield, ha sempre segnato contro le sue ex squadre e oggi spera di ripetersi perché vuole prendersi la gloria in Europa. A Trigoria ha ancora tanti amici, ma si sa che a volte il calcio è spietato. Come per Steven Gerrard e Francesco Totti, le ultime vere 'bandiere' del calcio: avrebbero voluto affrontarsi un'altra volta, e invece il tempo ha vinto.

Intanto i romanisti sono spinti da una fede incrollabile al punto che alcuni di loro sono arrivati a Liverpool privi di biglietto. Ma spiegano che dovevano comunque esserci, per provare a spezzare un incantesimo e vedere da vicino il nemico. E una curva, la Kop, che in fondo mette i brividi. Sì, è proprio vero che il 30 maggio del 1984 è la data impossibile da dimenticare, delle lacrime e delle sconforto di una città che si sentiva già campione e invece inciampò sui tiri dal dischetto, dopo che due dei migliori specialisti di allora, Pruzzo e Cerezo, erano usciti durante il match e quindi impossibilitati a tirare. Falcao non se la sentì per via dei crampi, Grobbelar la ebbe vinta con le sue smorfie, Testaccio si ritrovò con tante bandiere da ripiegare e mettere via in attesa di tempi migliori. Si spera che siano arrivati adesso, ci sono un sogno chiamato Kiev e l'ottimismo tipicamente americano del presidente James Pallotta, che ha trovato anche lo sponsor di maglia da 40 milioni e spera di farsi un altro bagno in fontana la notte del 2 maggio. Quello è l'appuntamento per il quale la gente di fede giallorossa ha fatto nottata in fila per un biglietto, ma si sa che per il Liverpool, i romanisti sono in coda al botteghino da 34 anni. Intanto c'è Anfield, e non è affatto poco, anche per chi ha già buttato fuori Messi e Iniesta.

La mamma di Sarah Scazzi: 'Non ho capito il ruolo di mia sorella'

Il delitto di Avetrana al centro di 'Tutta ka verità', giovedì 26 aprile alle 21.25 sul canale Nove.


"Non ho capito quale sia stato il ruolo di Cosima: se lei c'entrava, se lei lo fa per coprire sua figlia... Né Michele ha mai parlato di Cosima. C'è una riscostruzione però non sappiamo se corrisponde al vero": lo dice Concetta Serrano, mamma di Sarah Scazzi, dichiarando alle telecamere di 'Tutta la verità' seri dubbi sul ruolo di sua sorella nel delitto di Avetrana.


Il secondo appuntamento della serie che racconta o più controversi e clamorosi fatti di cronaca, prodotta da Verve Media Company per Discovery Italia, andrà in onda in esclusiva sul NOVE giovedì 26 aprile alle 21.25.

Dopo la prima puntata dedicata alla Strage di Erba, 'Tutta la verità' affronta il delitto di Avetrana, l’omicidio nell’agosto 2010 della quindicenne Sarah Scazzi, per cui sono state condannate in via definitiva la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, e per il quale lo zio Michele Misseri, che si dichiara unico responsabile dell’uccisione di Sarah, è stato invece condannato, per il solo occultamento di cadavere, a 8 anni di reclusione.

Grazie ad un accurato e approfondito lavoro di ricerca compiuto dagli autori e registi ideatori del format, Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli, Tutta la verità ripercorre la cronologia delle indagini e la storia di uno dei processi mediaticamente più dibattuti della storia giudiziaria italiana. Lo fa attraverso nuove testimonianze, filmati inediti, audio originali delle intercettazioni e video degli interrogatori. In particolare, vengono approfonditi i rapporti all’interno della famiglia Misseri, che tanto hanno pesato sull’evolversi della vicenda e sulle contrastanti versioni fornite dallo zio Michele. Per farlo, Tutta la Verità intreccia il racconto dei protagonisti, il fratello di Sarah Claudio Scazzi, Ivano Russo, Roberta Bruzzone, Walter Biscotti e Marialucia Monticelli, l’inviata di Chi l’ha Visto? ad Avetrana, in quei primi drammatici giorni. Di particolare importanza la presenza di Valentina Misseri, sorella di Sabrina, che guida lo spettatore nella casa e nel garage al centro della vicenda, ripercorrendo i movimenti dei protagonisti ed evidenziando le discrepanze e le zone d’ombra delle diverse ricostruzioni, rivelando particolari inediti della famiglia Misseri. 

Si rivivono anche le drammatiche dirette televisive di quei giorni da casa Misseri, con l’evolversi degli eventi, e le concitate telefonate tra i parenti e gli amici di Sarah, i pressanti interrogatori di Michele Misseri e i colloqui in carcere tra lui, la figlia Valentina e la moglie Cosima. I fatti vengono analizzati attraverso le parole di giornalisti e avvocati che hanno seguito il caso in prima persona.

Il contributo più importante è l’inedita testimonianza di Concetta Serrano Scazzi, che per la prima volta dichiara di nutrire seri dubbi sul ruolo di sua sorella Cosima. Un lavoro imponente per tentare di raccontare tutta la verità su questo caso estremamente complesso, che ha cambiato il modo di fare cronaca in Italia.

Tutta la Verità ripercorre le zone d’ombra, cercando di rispondere ad una domanda cruciale: la sentenza è andata davvero al di là di ogni ragionevole dubbio, come chiede l’ordinamento del nostro Paese? O si è scelta la strada più semplice e più mediatica?

Concertone di Roma del Primo Maggio 2018

Presenterà alcuni brani del nuovo album "Non abbiamo armi"


Ci sarà anche Ermal Meta al Concertone del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. Il cantautore, che ha vinto l'ultimo festival di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro, presenterà in anteprima televisiva alcuni dei brani del nuovo album Non abbiamo armi.
"Ciao ragazzi, sono molto felice di annunciarvi che ci sarò anche io nel cast del Primo Maggio di quest'anno - ha detto in un videomessaggio sui social -. Come l'anno scorso, anche quest'anno sono veramente onorato di farne parte. Ci vediamo in Piazza San Giovanni. A presto!".


Nel cast della manifestazione, promossa da Cgil, Cisl e Uil e organizzata da iCompany, sono stati già annunciati Fatboy Slim, Max Gazzè & Form, Ermal Meta, Carmen Consoli, Sfera Ebbasta, Lo Stato Sociale, Cosmo, le Vibrazioni, Calibro 35, I Ministri, The Zen Circus, Canova, Gemitaiz, Ultimo, Nitro, Achille Lauro e Boss Doms, Gazzelle, Francesca Michielin, Frah Quintale, Maria Antonietta, Galeffi, Mirkoeilcane, John De Leo, Willie Peyote, Wrongonyou, Dardust ft. Joan Thiele.

lunedì 23 aprile 2018

Il reddito di cittadinanza fa flop: la ​Finlandia mette fine alla misura

L'esperimento è durato solo un anno: erogati 560 euro al mese a 2mila finlandesi. Il ministro delle Finanze: "Serve un nuovo sistema"


Il reddito di cittadinanza è un flop. Non lo dicono soltanto illustri economisti, ma è provato anche dai fatti. Come racconta il Corriere della Sera, la Finlandia ha infatti deciso di mettere fine all'esperimento perché, appunto, non funziona. Dopo che, per un anno interno, sono stati versati 560 euro al mese a duemila cittadini senza lavoro, il governo si è infatti messo a cercare un nuovo sostegno contro la disoccupazione.

L'esperimento del reddito di cittadinanza è durato un anno soltanto. La Finlandia ha deciso, in questi giorni, non solo di non farlo diventare strutturale ma nemmeno di rinnovarlo. Per dodici mesi duemila cittadini disoccupati, di età compresa tra i 25 e i 58 anni, hanno ricevuto una assegno di 560 euro (esentasse) al posto dei normali sussidi contro la disoccupazione. La somma erogata è leggermente più bassa dai 780 euro al mese proposti dal Movimento 5 Stelle in campagna elettorale. I disoccupati ricevevano i soldi direttamente sul proprio conto corrente e continuavano ad arrivargli anche quando accettavano una lavoro dal centro per l'impiego. "La cosa più strana - ha detto alla Cnbc una dei beneficiari del reddito di cittadinanza, Mika Ruusunen - è che anche se dovessi cominciare a guadagnare un milione di euro all'anno continuerebbero a darmeli".

In Finlandia, come ricorda L'Inkiesta, il reddito di cittadinanza è stato fortemente voluto dal primo ministro Juha Sipilä del Partito di Centro Finlandese. "Per il governo non è tanto o non solo una misura di lotta alla povertà, in un Paese che ha già strumenti di welfare molto robusti (sussidi di disoccupazione, sussidi per la casa, sussidi per i figli eccetera) - si legge - è, piuttosto, un modo per tagliare la burocrazia e per ridurre i disincentivi alla ricerca di lavoro e alla creazione di nuovo lavoro". Ora il passo indietro. Il ministro delle Finanze Petteri Orpo ha fatto sapere che "il Paese andrà verso un percorso più simile al modello inglese" che cerca di mettere insieme i benefici e i crediti d'imposta in un solo sistema