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giovedì 31 gennaio 2019

Stipendi scuola febbraio 2019: novità in busta paga



Scuola, stipendio febbraio 2019: bella sorpresa in busta paga

Buone notizie per gli insegnanti, il personale Ata e il resto dei dipendenti scolastici, la busta paga di febbraio 2019 sarà più ricca delle precedenti. Il motivo? Come confermato da NoiPa, nello stipendio in arrivo ci saranno anche gli arretrati dell’elemento perequativo di gennaio.

“Nel cedolino delle competenze di febbraio 2019 - si legge sul sito di NoiPa -saranno presenti le somme relative alla proroga dell'elemento perequativo una tantum prevista dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145), comprensive degli arretrati non erogati nel mese di gennaio. L'elaborazione, che si è conclusa nella giornata odierna, ha riguardato circa 982.000 dipendenti per un importo complessivo pari a circa 13.400.000 euro”. 

Scuola, busta paga più ricca a febbraio: ecco il perché

Ma come mai l'elemento perequativo di gennaio non è stato aggiunto nella busta paga del mese di riferimento? Per capirlo bisogna fare un passo indietro e capire di cosa si tratta. L’elemento perequativo è quella voce della retribuzione introdotta per far sì che anche il personale della scuola potesse avvicinarsi agli 85 euro medi di aumento promessi a margine delle trattative per il rinnovo del contratto. Infatti, l'aumento del 3,48% della retribuzione tabellare previsto per tutti i dipendenti pubblici, infatti, sarebbe stato particolarmente svantaggioso per coloro che non percepiscono stipendi elevati. Proprio per questo motivo è stato introdotto l'elemento perequativo, il cui importo medio fino al 31 dicembre 2018 oscillava tra i 15 e i 20 euro. 

L'elemento perequativo, introdotto dal precedente Governo, è stato prorogato anche nella nuova legge di Bilancio, ma visti i tempi stretti tra approvazione della Manovra ed entrata in vigore, non è stato possibile erogare l'elemento perequativo nella busta paga di gennaio. Ma niente paura, i 982.000 dipendenti che non hanno ricevuto quanto dovuto nell'ultima paga riceveranno gli arretrati in quella del mese di febbraio.



Scossa di terremoto di magnitudo 2.8 nel Foggiano



Una scossa di terremoto di debole entità è stata registrata oggi, 31 gennaio 2019, esattamente alle 16.10, sulla Puglia settentrionale in prossimità del confine col Molise.
Stando ai dati giunti dai sismografi dell’INGV il sisma ha raggiunto la magnitudo 2.8 sulla scala richter con ipocentro individuato a circa 7 km di profondità. L’epicentro del sisma è stato localizzato sulla Puglia settentrionale, nel foggiano, nella zona di San Paolo di Civitate (circa 9 km a nord di San Severo). Il sisma è stato avvertito chiaramente nell’area epicentrale complice anche l’ipocentro abbastanza superficiale. Diverse le segnalazioni che arrivano da San Severo, San Paolo di Civitate, Torre Maggiore e Poggio Imperiale.

La Sea Watch attracca al porto di Catania: l'abbraccio dei migranti



La Sea Watch, salpata dalla fonda al largo di Siracusa, ha attraccato a Catania nel molo di Levante con a bordo 47 migranti, compresi 15 minorenni non accompagnati. Appena le manovre sono finite i migranti a bordo hanno festeggiato l'arrivo abbracciandosi tra di loro e abbracciando anche i componenti dell'equipaggio della nave della Ong tedesca battente bandiera olandese.

La nave è stata scortata da motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza.

E sono stati emessi dal Tribunale per i minorenni di Catania, presieduto da Maria Francesca Pricoco, su ricorso della Procura minorile etnea, "provvedimenti di nomina di tutore per ciascuno dei minori presenti sulla Sea Wacth al fine delle attività di tutela previste dalla disciplina interna e dalla normativa internazionale". L'atto è propedeutico allo tutela e allo sbarco dei minorenni non accompagnati che sono sulla nave della Ong tedesca battente bandiera olandese alla fonda al largo di Siracusa.

"Missione compiuta! Ancora una volta, grazie all'impegno del governo italiano e alla determinazione del Viminale, l'Europa è stata costretta a intervenire e ad assumersi delle responsabilità. Sei Paesi hanno accettato di accogliere gli immigrati a bordo della Sea Watch3, coordinandosi con la Commissione europea: si tratta di Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania", dice il ministro dell'Interno, Matteo Salvini auspicando che, "in base alla documentazione raccolta, venga aperta un'indagine per fare chiarezza sul comportamento della Ong".

Atalanta-Juventus 3-0: super Zapata, bianconeri eliminati dalla Coppa It...



L'Atalanta si è qualificata per la semifinale di Coppa Italia battendo 3-0 la Juventus, vincitrice delle ultime quattro edizioni. Allo stadio Atleti azzurri hanno deciso le reti di Castagne al 36mo e la doppietta di Zapata al 39mo e all'86mo. Ora i bergamaschi dovranno vedersela con la Fiorentina.

S'interrompe così il filotto negativo della 'Dea' che dopo 17 anni torna a sconfiggere la 'Vecchia Signora', prendendosi soprattutto una vera e propria rivincita sui bianconeri dopo le eliminazioni subite nelle ultime due edizioni. Una serata storta, invece, per la Juventus che al 27' perde Chiellini per un problema fisico. Al suo posto entra un disattento Cancelo, assoluto colpevole nell'1-0 dei bergamaschi a firma di Castagne. Due minuti piu' tardi arriva il raddoppio con il solito Zapata, poi l'allontanamento di Allegri per proteste eccessive contro il quarto uomo a causa di un sospetto fallo dei bergamaschi a inizio azione. Nel secondo tempo i bianconeri provano a riaprire l'incontro ma sbattono piu' volte sul muro difensivo costruito dalla formazione di casa. Ronaldo non incide, Dybala delude e le sostituzioni non forniscono la giusta scossa a una squadra colpita nei primi 45 e affossata dal tris dei bergamaschi all'86' con il secondo gol di Zapata: giunto alla diciassettesima rete nelle ultime dieci gare, per altro a segno ininterrottamente dal 3 di dicembre. L' Atalanta esulta e si gode una serata trionfale mentre la Juventus vede sfumare uno dei tanti obiettivi stagionali, nella prima sconfitta stagionale in campo nazionale.

Conte:"Mi aspetto un calo del Pil, poi il riscatto"


"Mi aspetto un'ulteriore contrazione del pil, nel quarto trimestre". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parando in Assolombarda, a Milano.

"Abbiamo dati congiunturali che non sono favorevoli - ha spiegato - Non dobbiamo girare la testa, il dato positivo è che non dipende da noi: la Cina, la Germania, che è il nostro primo Paese per l'export".

"Se nei primi mesi di quest'anno stenteremo, - ha aggiunto Conte - ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l'Fmi". "Abbiamo una economia che crescerà - ha detto - dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l'economia in modo robusto e duraturo''.

"Abbiamo elaborato una manovra economica che ci ha spinto in una zona molto rischiosa, siamo andati vicino a un procedimento di infrazione, siamo riusciti a scongiurarlo ed è stato importante per il sistema Paese" ha ricordato il premier. La procedura "ci avrebbe creato dei seri problemi, per fortuna è alle spalle".

"A metà febbraio possiamo rendere operativo il piano nazionale per il riammodernamento e la sicurezza delle infrastrutture, con vari miliardi, attraverso la protezione civile" ha annunciato il premier Giuseppe Conte agli imprenditori di Assolombarda. Conte ha parlato di "sonori miliardi freschi per mettere in sicurezza il territorio e le regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza. Ne approfitteremo per il sistema viario, per ammodernare le infrastrutture".

E il ministro dell'Economia Giovanni Tria invita a "non drammatizzare", perché anche in caso di recessione tecnica, assicura, "non cambia molto per la situazione italiana". Il verdetto arriverà tra poche ore, quando l'Istat renderà noto il dato sugli ultimi 3 mesi dell'anno, insieme ad una prima stima su tutto il 2018 calcolata come media annua sui dati trimestrali. Dopo le ultime indicazioni di netta frenata sia delle esportazioni che della produzione industriale, a novembre in preoccupante calo dell'1,6% su ottobre, gli analisti indicano per il periodo ottobre-dicembre una forchetta compresa tra 0 e -0,2%.

Fonti governo, recessione frutto fallimenti passati - "La nostra manovra è entrata in vigore meno di un mese fa. Reddito di cittadinanza e quota 100 produrranno i loro effetti da aprile. E' evidente a chiunque che la recessione tecnica del terzo e quarto trimestre 2018 è il risultato di fallimenti del passato. Noi siamo qui per invertire la rotta, e lo stiamo facendo". Lo sottolineano fonti di governo in vista della diffusione dei dati Istat di domani.

Padoan, da palazzo Chigi parole infami e ignoranti - "Quelle di Palazzo Chigi sul Pil sono dichiarazioni infami e ignoranti". Lo dichiara Pier Carlo Padoan, deputato del Pd ed ex ministro dell'Economia, a proposito dei commenti fatti filtrare dal governo sul Pil del quarto trimestre. "I dati parlano chiaro. L'andamento negativo è cominciato con la nuova maggioranza e con l'impatto dello spread", conclude.

Borsa: Milano apre in rialzo (+0,44%)


MILANO, 31 GEN - Avvio in rialzo per PIazza Affari nel giorno in cui l'Istat comunicherà i dati del Pil del quarto trimestre. L'indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,44% a 19.859 punti.

mercoledì 30 gennaio 2019

Corsica: spara ai passanti, cinque feriti in strada


Un uomo ha aperto il fuoco nel pomeriggio sui passanti a Bastia, in Corsica, e si è poi barricato nell'edificio in cui vive. Lo riferisce BFM TV.
Un'operazione di polizia è in corso. Ci sono 5 feriti, fra i quali un poliziotto. 

Uno dei feriti è in condizioni gravi. La sparatoria è avvenuta nel quartiere di Montesoro, secondo quanto riferisce France 3.

L'uomo che ha aperto il fuoco avrebbe 70 anni, secondo quanto si è appreso sul posto, ma si ignorano i motivi del gesto.

Atterraggio dʼemergenza su volo Ryanair, squarcio su unʼala dellʼaereo: "Scena da film"

La tratta era Francoforte-Bari


Il volo Ryanair partito martedì sera da Francoforte poco prima delle 19, e diretto a Bari dove sarebbe dovuto arrivare intorno alle 21, ha dovuto eseguire un atterraggio di emergenza nello scalo tedesco a causa di uno squarcio ad un'ala. "E' stato un atterraggio da film - racconta uno dei passeggeri - ma per fortuna il pilota è stato bravo e non è successo nulla".




"Eravamo decollati - aggiunge Carlo Galise, che era a bordo dell'aereo - e dopo circa 30/40 minuti abbiamo notato alcune stranezze: ci siamo resi conto che giravamo intorno allo stesso punto e volavamo a bassa quota. Poi abbiamo visto la hostess uscire dalla cabina di pilotaggio sconvolta, per dirci che dovevamo mettere le cinture di sicurezza e tutti gli oggetti nelle cappelliere perché sarebbe stato eseguito un atterraggio di emergenza, ma senza spiegarci il perché".

"Si è creato il panico - sottolinea -, c'era gente che piangeva ma anche chi faceva battute per sdrammatizzare. Tra i passeggeri qualcuno diceva che un motore si era rotto, altri che si era incendiato. Un signore che era seduto in fondo, però aveva visto che dall'ala si era staccato un pezzo, e aveva avvertito le hostess che si sono raccomandare di non dire nulla agli altri e di restare calmo".

Carlo ricorda che l'equipaggio ha solo avvertito che "l'atterraggio sarebbe stato brusco". "Per un momento - sottolinea - siamo stati anche scortati dai caccia, e mentre atterravamo vedevamo sirene di vigili del fuoco e ambulanze arrivare. Anche quando siamo atterrati non ci hanno detto nulla siamo rimasti 20 minuti nell'aereo e poi ci hanno fatti scendere. E' sceso anche il pilota che era molto, molto pallido". I passeggeri poi sono stati portati a Bari, a bordo di un altro aereo della compagnia irlandese, con un ritardo di circa tre ore.

Beatles, l’ultimo leggendario concerto


Verso mezzogiorno del 30 gennaio 1969, in una fredda e nuvolosa giornata londinese, la band più famosa del mondo salì sul tetto di un palazzo al numero 3 di Savile Row, a poche centinaia di metri da Piccadilly Circus. John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, insieme all’organista Billy Preston, suonarono con una strumentazione improvvisata sei canzoni, quasi tutte dal loro nuovo disco Let It Be, prima di dover interrompere su richiesta della polizia. I Beatles non facevano un concerto da quasi due anni e mezzo, e non ne avrebbero più fatti dopo quel giorno.

La fortuna è che quel concerto fu organizzato perché alla band servivano delle riprese per chiudere il film di Let It Be, e quindi quel concerto venne filmato con una troupe professionista che immortalò anche tutto quello che successe intorno, che è ancora oggi una delle cose che contribuiscono a rendere il concerto sul tetto degli Apple Studios uno dei momenti più importanti della musica degli anni Sessanta. Nelle strade intorno al palazzo si raccolsero centinaia di persone di tutte le età: giovani impiegati e impiegate in pausa pranzo, ragazze vestite con cappotti colorati evidentemente accorse per intravedere un Beatle dal vivo, uomini coi capelli grigi e la pipa in bocca, signore un po’ spaesate.

La troupe raccolse un po’ di commenti dei passanti: la maggior parte entusiasti, qualcuno meno. «Questo tipo di musica va bene per questo posto, ed è piuttosto piacevole. Ma credo sia un po’ un’imposizione scombussolare le attività di questa zona», disse per esempio un signore di mezza età, inconsapevole di essere parte di un ristretto club di fortunati che sarebbe stato invidiato da milioni di persone nei successivi decenni.

The Beatles - Don't Let Me Down



Quello sul tetto fu l’ultimo concerto dei Beatles. I mesi successivi furono impegnati soprattutto dalle accese liti dei componenti della band sui manager a cui affidarsi, finché non decisero un po’ a sorpresa di registrare un ultimo disco nell’estate, Abbey Road. Il 20 agosto 1969 la band fu insieme in studio per l’ultima volta, prima che a settembre Lennon decidesse definitivamente di lasciare il gruppo. L’annuncio venne dato il 10 aprile dell’anno successivo.

Vicenza: Trova 15 milioni di lire in un vecchio vaso...



Aveva trovato per caso 15 milioni di vecchie lire, in banconote di vario taglio, in un vecchio vaso di ceramica, un regalo delle sue nozze avvenute nel 2001. Un ritrovamento, in un oggetto messo in cantina 18 anni prima perché non piaceva a lui e alla moglie e che invece li aveva resi felici lui: ma Diego Miotti, di Dueville nel vicentino, dopo la bella notizia ha dovuto incassarne una pessima, quando allo sportello Bankitalia gli era stato detto che il cambio in euro non era più possibile dopo il 28 febbraio 2012.


COSA DICE LA LEGGE -  Se è vero però che era stato stabilito un termine decennale (2002-2012) per il cambio delle lire in euro è altrettanto vero - come sostiene ampiamente la Giurisprudenza - che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto, quindi nei casi in esame i dieci anni per il cambio lire/euro decorrono dal giorno del ritrovamento delle somme in lire. Alcuni cittadini, in casi praticamente identici avevano sollevato l'illegittimità costituzionale del decreto Monti (art. 26 D.L. 121 del 6.12.2011) che aveva addirittura sancito l'immediata decadenza del cambio della lira in euro. In Italia ci sono attualmente circa 10 miliardi di lire in banconote «nascoste» e mai «convertite».

CAUSA CONTRO BANKITALIA - L'uomo, tramite l'avvocato Annalisa De Angelis del Foro di Roma, ha deciso di trascinare la Banca d'Italia davanti al Tribunale Civile di Roma per ottenere la conversione delle somma in euro: «Abbiamo presentato una diffida pregiudiziale a Bankitalia sessanta giorni fa - spiegano dallo studio legale - non abbiamo ricevuto alcuna risposta, e quindi a questo punto presenteremo un decreto ingiuntivo al Tribunale di Roma». Intanto la sentenza 216/2015 della Corte Costituzionale ha già spianato la strada ai piccoli risparmiatori, dichiarando l'illegittimità della norma Monti, e riportando il nostro Paese sulla lunghezza d'onda degli altri Paesi della Comunità europea dove è sempre possibile cambiare la ex moneta (esempio franchi, marchi, ecc.) anche dopo decenni.

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Coppa Italia, Milan-Napoli 2-0: gol e sintesi partita



Nel primo quarto di finale di Coppa Italia, il Milan supera il Napoli ed è la prima semifinalista. A San Siro finisce 2-0 per la squadra di Gattuso, che viene trascinata da uno scatenato Piatek. I partenopei vengono infatti eliminati dalla doppietta del nuovo centravanti rossonero, che sblocca il risultato all'11' e poi trova il bis con un super gol al 27'. Il Milan affronterà ora la vincente di Inter-Lazio.

Bambino ucciso nel Napoletano, forse poteva salvarsi


Il piccolo Giuseppe, il bambino ucciso a Cardito dal compagno della madre, forse si sarebbe potuto salvare. Nella ricostruzione degli eventi c'è infatti un "buco" di due ore, tra quando l'uomo ha telefonato a sua madre, presumibilmente a pestaggio già avvenuto, e quando questa, raggiunta la casa della tragedia, ha chiamato i soccorsi. Al vaglio la posizione della madre, presente in casa al momento della tragedia.


Le responsabilità della madre - Questo particolare, che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire, sembra inoltre aumentare le responsabilità anche di Valentina Casa, la mamma di Giuseppe: la donna, non solo avrebbe assistito al pestaggio, ma non avrebbe fatto niente nemmeno quando il bambino ha perso i sensi.

Il buco di due ore - Stando a quanto emerso, come riporta "Il Mattino", alle 10 di domenica mattina Tony Sessoubti ha chiamato a casa della sorella e avrebbe parlato con la madre. Dato i litigi frequenti tra il 24enne e la compagna, la donna non si sarebbe allarmata eccessivamente e solo verso le 12.30 ha raggiunto l'abitazione dei due. E' stato solo allora che soccorsi e polizia sono stati allertati.

I bambini alla nonna: "Facci stare con te" - Ancora molti i lati oscuri della vicenda, a partire dal rapporto del 24enne con i tre figli della compagna. La piccola Noemi, la sorellina di Giuseppe, anche lei picchiata, ma ormai fuori pericolo, sostiene che Sessoubti li picchiasse regolarmente e che il litigio sfociato in tragedia fosse iniziato già dal sabato sera. Discordanti le testimonianze di vicini e conoscenti, tra chi oggi parla di lividi sui bambini e chi sostiene che la situazione fosse sostanzialmente regolare.

Quello che sembra certo però, come racconta il "Corriere della Sera", è che i bambini non volessero stare a Cardito, con il compagno della madre. La donna era andata via di casa a settembre per iniziare la convivenza con Sessoubti: i bambini avevano dovuto cambiare casa e scuola. Una scelta obbligata che non erano riusciti ad accettare: "Facci restare qui, vogliamo rimanere con te, non vogliamo cambiare casa", avrebbero infatti più volte ripetuto alla nonna.

Borsa: Milano apre in rialzo, +0,13%


MILANO, 30 GEN - Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,13%, l'Ftse It All-Share un aumento dello 0,14%.


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Venezuela: Nicolas Maduro, pronto al dialogo con l'opposizione


Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro si dice pronto a dialogare con l'opposizione e apre alla possibile mediazione di Paesi terzi nella crisi venezuelana. "Sono pronto a sedermi al tavolo dei negoziati con l'opposizione per parlare per il bene del Venezuela, per il desiderio di pace e per il futuro", ha detto Maduro in un'intervista all'agenzia russa Ria Novosti.

Parlando di una possibile mediazione internazionale, Maduro ha affermato che "ci sono diversi governi e organizzazioni nel mondo che hanno dimostrato la loro sincera preoccupazione per cosa avviene in Venezuela e hanno esortato al dialogo". Il presidente venezuelano si è detto favorevole a un intervento di altri Stati in tal senso e ha menzionato in particolare "i governi di Messico, Uruguay, Bolivia, Russia, Vaticano e alcuni governi europei". "Sto inviando loro delle lettere ufficiali perché possano sostenere il dialogo in Venezuela dove vogliono, quando vogliono e in qualsiasi forma vogliano", ha affermato Maduro.

Parlando di una possibile mediazione internazionale, Maduro ha affermato che "ci sono diversi governi e organizzazioni nel mondo che hanno dimostrato la loro sincera preoccupazione per cosa avviene in Venezuela e hanno esortato al dialogo". Il presidente venezuelano si è detto favorevole a un intervento di altri Stati in tal senso e ha menzionato in particolare "i governi di Messico, Uruguay, Bolivia, Russia, Vaticano e alcuni governi europei". "Sto inviando loro delle lettere ufficiali perché possano sostenere il dialogo in Venezuela dove vogliono, quando vogliono e in qualsiasi forma vogliano", ha affermato Maduro.

martedì 29 gennaio 2019

Caterina Balivo interrompe la trasmissione



Vieni da me, malore in diretta nel pubblico: Caterina Balivo interrompe la trasmissione

Momenti di paura a "Vieni da me" nella puntata di lunedì. Mentre Caterina Balivo stava intervistando Paola Saluzzi, una signora del pubblico ha accusato un malore e non appena si è resa conto della situazione, la padrona di casa ha interrotto la conversazione con la sua ospite. 

"Scusate ma non riesco ad andare avanti - ha spiegato preoccupata la conduttrice - C'è una signora del pubblico che non sta bene e se ne sta occupando il nostro assistente di studio. Finché non so che è tutto risolto non riesco ad andare avanti con la trasmissione". 

Caterina Balivo ha poi raggiunto il pubblico per assicurarsi delle condizioni di salute della signora, che poco dopo si è ripresa. Solo allora la conduttrice ha proseguito con l'intervista alla sua ospite. "Non si sarà mica spaventata per la mia intervista?" ha sdrammatizzato la Saluzzi, e il clima in studio è tornato sereno come sempre.



Borsa: Milano chiude in rialzo di 0,48%


MILANO, 29 GEN - Piazza Affari ha chiuso in crescita. L'Indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un rialzo dello 0,48% a 19.701 punti.

PREVISIONI METEO: in arrivo neve al Nord ed in Sardegna



Un perturbazione atlantica porterà da domani una nuova fase di maltempo al Nord con nevicate anche a bassa quota. Lo segnala la Protezione civile che ha emesso un'allerta meteo.
Dalle prime ore di domani, indica l'avviso, ci saranno nevicate fino a quote di pianura su Lombardia, Emilia-Romagna, entroterra ligure, Toscana settentrionale e orientale, con accumuli al suolo da deboli a moderati, puntualmente abbondanti sui rilievi; sopra i 300-500 metri, sul resto della Toscana, con accumuli al suolo da deboli a moderati.

Dalla mattina di domani, si prevedono inoltre nevicate, sopra 400-600 metri, sulla Sardegna, con accumuli al suolo deboli.
Venti forti o di burrasca, dai quadranti occidentali, dapprima sulla Sardegna in estensione, dalla sera, a Sicilia e Calabria.Mareggiate lungo le coste esposte.

Apple: malfunzionamento su alcuni cellulari


Apple sta lavorando per risolvere il bug che consente ad alcuni utenti di iPhone di ascoltare altre persone tramite l'app di FaceTime prima ancora che queste rispondano allo loro chiamata. "Siamo consapevoli del problema e abbiamo identificato una soluzione che sarà diffusa con un upgrade del software più avanti nel corso della settimana" fa sapere Apple.

Il bug è emerso poco dopo il tweet dell'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, in cui veniva messo l'accento sulla necessità di agire e portare avanti riforme per tutelare la privacy. Il bug consente ad alcuni utilizzatori di iPhone di effettuare chiamate di gruppo con FaceTime e ascoltare la persona chiamata prima che questa risponda al telefono e a sua insaputa.

Bimbo ucciso a Napoli, l'uomo confessa: 'Avevano rotto la sponda del lettino'



Avevano rotto giocando la sponda del lettino appena comprato. Sarebbe stata questa la motivazione che ha portato il 24enne di Cardito (Napoli) Tony Essoubti Badre, fermato per omicidio volontario e tentativo di omicidio, a picchiare fino a uccidere Giuseppe, il bimbo di 7 anni figlio della compagna, e a ferire gravemente la sorellina di 8.

Questa la confessione dell'uomo - di cui riferiscono vari giornali - al termine del lungo interrogatorio. I bambini sarebbero stati colpiti - ha detto - a pugni e calci ma non, come trapelato, con il manico di una scopa.

L'uomo avrebbe rotto la scopa per rabbia ma non la avrebbe usata contro i bambini. "Avevamo fatto sacrifici per comprarlo", ha aggiunto Tony Badre riferendosi al letto nuovo per tentare di giustificare il suo gesto. Intanto, continua il lavoro degli investigatori per cercare di definire tutti gli aspetti della vicenda, a cominciare dal ruolo avuto dalla madre dei bambini e compagna dell'uomo mentre preziosa è stata la testimonianza della bimba.

Le accuse che la procura di Napoli Nord muove al 24enne sono di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio aggravato. 

"Proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali e tutta la comunità di Cardito sarà la famiglia dei due fratellini della vittima", ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo.

USA: Bimbo di 3 anni sopravvive nel bosco a -20 gradi: “Mi ha salvato un orso, è mio amico”


Un bambino di tre anni è sopravvissuto due notti da solo nei boschi in condizioni di freddo estremo. La storia di Casey Hathaway ha catalizzato l’attenzione dei media americani dal momento anche perché il piccolo – sostiene la polizia – ha detto di essere stato “aiutato da un orso” che sarebbe stato con lui “per tutto il tempo”. Il piccolo è stato tratto in salvo nella serata di giovedì in un bosco in Nord Carolina: era scomparso dopo essersi allontanato dal cortile di casa della nonna mentre giocava con altri bambini. Non essendo tornato immediatamente è stato lanciato l'allarme e centinaia di persone tra soccorritori e volontari si sono mobilitati nella sua ricerca. Adoperati anche elicotteri, droni, unità K-9 e sommozzatori. Si era mobilitato anche l'Fbi.


Si temeva per la sua vita a causa del freddo polare (- 20°) e dei pericoli che si annidano nel bosco (le foreste dello Stato ospitano, appunto, diversi orsi bruni). Casey è stato trovato dopo due giorni grazie ad un telefonata in cui si segnalava un “bambino che piangeva”. Era finito in un cespuglio spinoso: “se l’è cavata con pochi graffi e ha chiesto solo un po’ d'acqua e sua madre” ha detto lo sceriffo della contea di Craven, Chip Hughes, affermando che Casey "dice di avere un amico nei boschi che sarebbe un orso: è stato sempre con lui".

A sostenerlo anche sua zia Breanna Hathaway: "Questo bambino – ha scritto la donna su Facebook – si era perso nei boschi con temperature gelide, la pioggia, il buio e il vento, ci ha detto che il suo migliore amico è stato un orso che lo ha tenuto al sicuro". Il bambino avrebbe raccontato la stessa storia anche alle autorità, le quali ancora non si spiegano come Casey sia stato trovato in discrete condizioni dopo essere stato nei boschi per due giorni senza né cibo né acqua. "Non ci ha detto come ha fatto a sopravvivere, ma quel che è importante è che ora è vivo” ha aggiunto lo sceriffo della contea di Craven.

lunedì 28 gennaio 2019

È morto Alessio Sanzogni: noto influencer, ed ex manager di Chiara Ferragni


È morto in un incidente stradale Alessio Sanzogni, noto influencer ed ex manager di Chiara Ferragni. L'incidente è avvenuto la notte scorsa sull'A4 in provincia di Bergamo. Sanzogni, 34 anni, era di Gardone Valtrompia (Brescia). Era alla guida della sua auto, che si è schiantata contro un tir verso le 2 della notte scorsa. Il camion era fermo in colonna per un incidente avvenuto pochi minuti prima, vicino allo svincolo di Bergamo, in direzione Milano. 


Sanzogni da tempo si era trasferito a Milano. La salma del giovane è stata composta al cimitero di Bergamo, a disposizione dei familiari che tuttora vivono in Valtrompia. Alessio Sanzogni è stato general manager di 'Tbs Crew', azienda creata dalla fashion blogger e imprenditrice Chiara Ferragni.

Lazio Juventus: 1 - 2 Gol e Sintesi della partita



La vince Allegri. La porta a casa nel modo più complicato, ma è un successo che vale comunque tre punti e che diventano 11 se frapposti con la prima inseguitrice, il Napoli. Un vantaggio che in A non si vedeva da 12 anni alla 21^ giornata. E il trionfo è in gran parte merito suo, fautore delle due mosse tattiche che risvegliano la Juve dal torpore e ribaltano 2-1 una Lazio che esce dal campo con zero punti, nonostante un lungo dominio per almeno tre quarti di gara. Gli ingressi di Bernardeschi e João Cancelo spezzano la lancia a favore dei bianconeri, mai in grado di impensierire Strakosha fino al momentaneo pari del terzino portoghese. Juve con nessun tentativo nei primi 45 minuti, primato che vale almeno un decennio, e che – tra esperienza e cinismo – confeziona l’1-1 al primo tentativo buono. Ed è lo stesso ex Inter a procurarsi, poi, nel finale il rigore che decreta il successo finale. Il compito di finalizzare spetta al connazionale, Cristiano Ronaldo, che riscatta l’errore della scorsa settimana e mette la freccia sulla partita e sul campionato, agguantando in classifica marcatori Duvan Zapata. La squadra di Simone Inzaghi accarezza a lungo la possibilità di agganciare il quarto posto del Milan, ma l’ultimo quarto d’ora conferma il trend negativo con le big. Una prestazione eccellente che non basta a diventare la prima formazione della stagione a battere la Juve.

La partita
I due allenatori fanno i conti con una serie di assenze e propongono scelte quasi obbligate: Inzaghi non ha lo squalificato Acerbi e l’infortunato Luiz Felipe e si affida così a Wallace e Bastos accanto a Radu. Parolo agisce nell’inedito ruolo di esterno destro nel centrocampo a 5, con Correa alle spalle di Immobile. Allegri, invece, sceglie in mediana la linea Bentancur-Can-Matuidi e lancia Douglas Costa insieme a Dybala e Cristiano Ronaldo. Chiellini riposa, sostituito da Rugani. La Lazio tiene subito alta la linea di pressione e stringe nella propria metà campo gli avversari, incapaci di “varcare” il confine nei primi cinque minuti. I bianconeri non sono concentrati come al solito e concedono la prima opportunità ai padroni di casa poco prima del quarto d’ora. La difesa dimentica Wallace solo a centro area, ma il difensore colpisce con la spalla e grazia la formazione di Allegri. Correa cerca di sorprendere Szczesny dalla distanza, prima che il polacco si metta alla prova su Luis Alberto e Parolo e vinca entrambi i rispettivi duelli. Dall’altra parte Strakosha dorme sonni tranquilli, CR7 non si vede praticamente mai e Dybala fatica ad accendere la luce. Come se non bastasse la Juve perde Bonucci che, dopo aver stretto i denti per mezz’ora, lascia il posto a Chiellini per un infortunio alla caviglia. Il cambio disorienta i bianconeri e lasciano spazio a Immobile per il primo guizzo della sua partita. L’attaccante di origini napoletane anticipa in allungo il portiere e lo scavalca, con Rugani che recupera sul suo precedente errore e allontana la sfera a circa un metro dalla porta.

La Juve esce con un atteggiamento diverso dagli spogliatoi, ma va ancora vicina ad incassare il gol dello svantaggio, con il sinistro di Luis Alberto che sibila il palo. I biancocelesti insistono e, a ridosso dell’ora di gioco, trovano il meritato 1-0: sul cross da corner Emre Can colpisce di testa nella direzione sbagliata e beffa Szczesny. La Lazio ha subito l’opportunità di raddoppiare con Immobile che, però, apre troppo col destro e non inquadra lo specchio. Ci pensano poi Luis Alberto e Milinkovic-Savic a mettere i brividi ad Allegri che ricorre agli ultimi due cambi: Bernardeschi e Cancelo, utilizzato in posizione avanzata. Ed è proprio dalla splendida accelerazione dell’ex viola che nasce il gol dell’1-1. L’esterno azzurro lascia sul posto Bastos e appoggia dietro per l’accorrente Dybala. Strakosha respinge il mancino della Joya, ma non può nulla sulla ribattuta del portoghese che piazza la palla nell’angolo opposto. Cancelo è scatenato e su un’altra percussione in area viene trattenuto fallosamente da Lulic. Dagli 11 metri si presenta Ronaldo che, memore dell’errore contro il Chievo, sceglie la conclusione forte e centrale e porta avanti i suoi. I bianconeri resistono all’assalto finale e mettono le mani sulla 19^ vittoria in campionato. Come successo l’anno scorso, anche questa volta la vittoria in extremis all’Olimpico può rappresentare il crocevia fondamentale dello Scudetto.


TABELLINO

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Wallace, Radu; Parolo, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (81' Berisha), Lulic; Correa, Immobile (83' Caicedo). All.: S. Inzaghi
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci (41' Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Bentancur, Emre Can, Matuidi (60' Bernardeschi); Douglas Costa (70' Cancelo), Dybala, Cristiano Ronaldo. All.: Allegri
Ammoniti: Emre Can (J), Matuidi (J), Leiva (L), De Sciglio (J), Rugani (J), Milinkovic-Savic (L), Chiellini (J)
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Verbi transitivi, l' Accademia della Crusca precisa: "La regola non vale per entrare e uscire"


L'Accademia della Crusca torna sulla questione della "transitivizzazione" di verbi intransitivi, dopo la decisione di considerare corrette espressioni quali "entrare i panni" e "uscire il cane". L'ultima frase sarebbe però lessicamente errata. Rispondendo alla valanga di dubbi, osservazioni e critiche piovute dopo la "riabilitazione del Sud", l'istituto ha precisato infatti che la coppia entrare/uscire incontra più resistenze nell'utilizzo transitivo.

La Crusca "delude" così i sostenitori della platea "meridionale, regionale, popolare" che utilizza correntemente entrare e uscire nella modalità transitiva. Non si può dire "esco il cane", quindi.

Essere contro avere - Riprendendo una discussione datata 2016, gli esperti della lingua italiana hanno precisato che i verbi uscire ed entrare prevedono tassativamente l'ausiliare "essere", e non "avere" come salire e scendere. Esempi: "sono salito da te" e "sono sceso all'alba", ma anche "ho salito la gradinata" e "ho sceso le scale".

"Uscire con il cane" - Salire e scendere in sostanza avrebbero già in lingua pronto il costrutto in cui accogliere l'eventuale passaggio transitivo, mentre uscire ed entrare no. "Dobbiamo quindi deludere i sostenitori dell'ammissione di uscire transitivo a livello di lingua. Proponiamo però, al solo prezzo dell’uso di una preposizione, di cominciare a 'uscire con il cane': dopo tutto è un amico", scrive l'Accademia su Facebook.

Aurora Ramazzotti: “Vivo sotto scorta perchè.."



Negli studi di “Verissimo”, Aurora Ramazzotti ha raccontato uno dei momenti più difficili della sua vita. L’anno scorso infatti la figlia di Eros e Michelle Hunziker, ormai presenza fissa della televisione italiana, è stata messa sotto scorta. Il motivo? Alcuni malviventi hanno minacciato di sfregiarle il viso con l’acido se Michelle non avesse pagato loro una grossa somma. E così da più di un anno la sua routine quotidiana è cambiata: “Mi rendo conto di essere in pericolo, però c’è da dire che siamo tutti in pericolo, qualsiasi ragazzo o ragazza può essere vittima di un attacco con l’acido”. Aurora ha accettato la scorta senza discutere: “Non posso più fare tutte le cose che fanno i miei coetanei però per me è sempre stato così. Sicuramente ora sono più tranquilla, vivo in simbiosi con la mia guardia del corpo, che è praticamente il mio angelo custode”.

Macron: "Di Maio e Salvini? Italia merita leader allʼaltezza della sua storia"


Non accenna a diminuire la tensione politica tra Francia e Italia. Il presidente Macron ha infatti risposto agli attacchi dei giorni scorsi compiuti dai nostri vicepremier, Salvini e Di Maio, dicendo: "L'Italia merita altri leader". Macron sollecitato sul tema migranti durante la sua visita in Egitto ha detto: "Il popolo italiano è nostro amico e merita dei leader all'altezza della sua storia". Il premier Conte non ha voluto commentare.

Di Maio: "Decidono gli italiani" - Non si è fatta attendere la risposta di Di Maio. "Macron dice che io e Salvini non siamo all'altezza? Questo lo lasci decidere al popolo italiano", afferma il vicepremier a La7.

E il leader M5s torna ad attaccare l'Eliseo sul tema del franco Cfa. "Se il tema del prossimo Consiglio europeo sarà l'immigrazione, chiederemo di portare al tavolo il dossier", annuncia Di Maio perché se la Francia "impoverisce gli Stati africani poi le persone partono e vengono qui".

Del resto, proprio contro Macron, M5s e Lega punteranno alle Europee lanciando il sogno populista del ribaltone ai vertici di Bruxelles.

Salvini: "Macron pensi a restituirci i terroristi" - A breve giro anche il vicepremier Salvini ha voluto rispondere al presidente francese. - "Macron? Pensi a restituirci i terroristi e gli assassini che la Francia accoglie da troppi anni, poi ne riparliamo", ha detto infatti il leader della Lega.

Migranti: Salvini, entro dicembre chiuderemo Cara Mineo


"E' mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest'anno. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in un'intervista radiofonica a RTL.

"Sulla Sea Watch, ci tengo a ribadirlo, non ci sono donne e bambini. Queste persone non devono essere messe in mano agli scafisti che sono i veri delinquenti". Sul blitz dei parlamentari e del sindaco di Siracusa a bordo della nave, il vicepremier ha spiegato che "non hanno rispettato le norme igienico-sanitarie. Possono portare a terra di tutto e di più".

"I Cinque Stelle decidano con coscienza. Non ho bisogno di aiutini nascosti". Così il ministro dell'Interno commenta la decisione del M5S di votare sì in Senato alla richiesta di processo nei confronti del vicepremier in relazione all'inchiesta sullo sbarco di nave Diciotti. "Come voteranno M5S, Pd o Fi lo lascio decidere a loro - ha sottolineato -. Ma è normale che un ministro dell'Interno, con l'appoggio di tutto il governo, venga processato per aver fatto quello che ha promesso in campagna elettorale?".

Quarto giorno di attesa davanti alle coste di Siracusa per i 47 migranti a bordo della Sea Watch3, mentre una polemica sulla visita di alcuni parlamentari a bordo si aggiunge a quella sul destino dei migranti. Ieri tre parlamentari e il sindaco di Siracusa sono saliti sulla nave, raccontando di aver visto segni di torture e condizioni proibitive, e una motovedetta della Guardia costiera ha portato indumenti e viveri su ordine della Prefettura. Salvini non cede sui porti chiusi e attacca i parlamentari italiani accusandoli di avere violato la legge. Dai Cinquestelle, invece, Di Battista si dice favorevole allo sbarco e a spedirli poi in aereo in Olanda. Anche Berlusconi è per portare i migranti a terra, mentre il Pd si appresta a chiedere una commissione d'inchiesta sulle stragi di migranti nel Mediterraneo".

Bimbo trovato morto in casa, ferita la sorellina: fermato il compagno della madre


Un bimbo di 7 anni è stato ritrovato morto all'interno di un'abitazione di Cardito(Napoli). Ferita la sorellina, di 8 anni, che è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale Santobono. Un'altra bimba, di 4 anni, è invece illesa. Sia il bimbo deceduto sia la sorella presentavano numerose tumefazioni . E' stato fermato per omicidio volontario il compagno della madre dei piccoli, avuti da una relazione precedente: si tratta di un 24enne di origini tunisine.

Secondo gli investigatori, la vittima è stata colpita più volte, probabilmente con una scopa dal compagno della madre. Ad allertare i carabinieri è stata una telefonata fatta da qualcuno che avrebbe sentito le urla dei bambini. E così le indagini si sono subito indirizzate sulla pista della lite in famiglia.

Lui: "I bimbi sono caduti dalle scale" - Gli investigatori hanno sentito la mamma dei tre bimbi, una donna di 30 anni, e il suo compagno Tony Sessoubti Badre. "I piccoli sono caduti dalle scale", ha riferito quest'ultimo alla polizia. La donna ha affermato invece di non aver assistito all'aggressione. La coppia viveva a Cardito da un paio d'anni. I bambini picchiati sono nati da una precedente relazione della donna, l'altra di quattro anni, quella rimasta illesa, è invece figlia della coppia.

"Una famiglia tranquilla", l'hanno definita i vicini, che "fino ad oggi non aveva mai fatto parlare di sé". Qualcuno però sostiene che tra loro due ci sarebbe stato nella giornata di sabato qualche screzio: ma cose di poco conto, viene riferito.

Ad esprimere il dolore dell'intera comunità di Cardito, cittadina alla periferia nord di Napoli che conta oltre 20mila abitanti, è stato il sindaco Giuseppe Cirillo, tra i primi ad arrivare nell'abitazione dove è accaduto il fatto. "Sono sconvolto, queste cose non dovrebbero mai accadere, un bimbo non può morire così. Queste cose le vedi in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene", ha aggiunto il sindaco precisando che la famiglia non era seguita dai servizi sociali perché fino a questo momento non c'erano stati mai problemi.

domenica 27 gennaio 2019

Atalanta-Roma 3-3: gol e sintesi partita



Pareggio pirotecnico a Bergamo tra Atalanta e Roma. All'Atleti Azzurri d'Italia finisce 3-3 la sfida dal profumo d'Europa in un match in cui è successo di tutto. Giallorossi avanti 3-0 dopo 40' con la doppietta di Dzeko (3', 33') limata dal tris di El Shaarawy. Poi si scatena l'Atalanta: Castagne al 44' riapre i conti, nella ripresa Toloi (59') e Zapata (71'), 46 secondi dopo aver sbagliato un rigore, completano la rimonta.

ULTIM'ORA: 3 Scosse di Terremoto avvertite in Toscana



Tre scosse di terremoto sono state avvertite nitidamente anche nel Senese, in particolare nel capoluogo di provincia. L’epicentro è stato a Montieri, in provincia di Grosseto. Le scosse avvenute alle 8.56, alle 8.57 e alle 9.30 sono state rilevate dall’Invg con intensità rispettivamente di magnitudo 2.9, 2.5 e 2.4 ad una profondità di 7,4 chilometri. I vigili del fuoco confermano che non sono state rilevate criticità e anche la popolazione, pur intimorita, non è stata colta da panico.

Giornata della Memoria, lʼItalia non dimentica: ecco le iniziative


L'Italia non dimentica e, in occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale che celebra il 27 gennaio di ogni anno le vittime dell'Olocausto, tutte le città del nostro Paese lo dimostreranno attraverso incontri, mostre e commemorazioni. Filo conduttore, come è stato ricordato dal presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Francesco Minisci, che proprio in questi giorni ha accompagnato un gruppo di studenti nella loro visita ad Auschwitz, la necessità di "rimanere vigili e attenti di fronte all'odio e alle discriminazioni di ogni natura, da rigettare in ogni loro forma".

Roma - Più di 170 gli appuntamenti organizzati a Roma. Tra questi, alle 14, alla Casina dei Vallati, si inaugura la mostra "La diplomazia italiana di fronte alla persecuzione degli ebrei 1938-1943". Al Palazzo delle Esposizioni ci sarà la prima mostra "esperienziale" nata dalle impressioni e dalle idee degli studenti romani che hanno partecipato ai Viaggi della Memoria. S'intitola "Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz" ed è appunto stata ideata da un gruppo di ragazzi di Roma che ha partecipato ai viaggi organizzati dal Campidoglio per portare gli studenti in visita ai campi di sterminio.

Milano - A Milano, sulla facciata del Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia, apparirà la scritta "Binario 21". Alle 20, al Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà una Serata culturale in memoria di Primo Levi con letture di poesie e concerto di musiche di Leonard Bernstein eseguito dai musicisti e solisti del Conservatorio diretti da Cristina Frosini.

Torino - A Torino si correrà la "Run for men", una corsa sportiva non competitiva organizzata dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) per ricordare le vittime della Shoah. Parteciperanno come testimonial il podista campione olimpionico Shaul Ladany (sopravvissuto sia alla Shoah che alla strage degli atleti israeliani delle Olimpiadi di Monaco), Luciana Littizzetto e Luca Argentero.

Napoli - Ricchissima di iniziative anche Napoli. Tra gli eventi più significativi la mostra "1938-1945- La Persecuzione degli Ebrei in Italia. Documenti per una storia". Al Circolo Ufficiali della Marina Militare è previsto un evento dal titolo "Note e versi per la shoah al femminile a cura di Suzana Glavas", promosso dall'associazione Mozart Italia-Napoli, che illustrerà le vicende di tre poetesse ebree dell'Europa Centro-Orientale uccise dalle persecuzioni razziali in Ungheria, in Ucraina-Polonia e Romania. Alle 11, in via Luciana Pacifici, si terrà la cerimonia in ricordo di Luciana Pacifici, vittima delle leggi razziali, nel corso della quale il sindaco di Napoli Luigi de Magistris deporrà una corona di alloro.

Venezia, Firenze e Palermo - Alle 18, ai Giardini di Castello di Venezia, ci sarà l'incontro con Moira Mion e letture delle memorie di guerra. A Firenze, alle ore 8 bandiere a mezz'asta in Palazzo Vecchio. Il Comune di Palermo, invece, apre al pubblico il Rifugio Antiaereo di Palazzo delle Aquile.

sabato 26 gennaio 2019

Julen come Alfredino Rampi: la storia si ripete



Le speranze di ritrovare vivo il piccolo Julen, il bimbo spagnolo di due anni caduto in un pozzo lo scorso 13 gennaio a Totalan mentre si trovava a un pic nic con i genitori, si sono spente intorno all'1.25 di questa notte, quando i soccorritori hanno raggiunto il corpo ormai senza vita del bambino a cento metri di profondità.

In sua memoria il Comune di Malaga osserverà tre giorni di lutto: lo ha reso noto in un tweet il sindaco della città, Francisco de la Torre, aggiungendo che alle 11:00 di oggi il Comune osserverà un minuto di silenzio. I genitori del bambino, José Roselló e Victoria García, nel 2017 avevano perso un altro figlio, di tre anni, Oliver, accasciatosi mentre passeggiava sulla spiaggia.

Una tragica vicenda che sconvolge la Spagna intera e che in Italia non può che riportare alla mente l'analogo destino di Alfredino Rampi, il bimbo di 6 anni precipitato e poi morto il 13 giugno 1981 in un pozzo artesiano in via Sant'Ireneo, in località Selvotta, una piccola frazione di campagna vicino a Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega Roma sud a Frascati nord.

La sera del 10 giugno Alfredino cadde in un pozzo profondo circa 80 metri mentre rientrava a casa da solo. L'incidente catturò le attenzioni dell'opinione pubblica italiana, sul posto si recò anche l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, ma le operazioni di soccorso si rivelarono subito molto difficoltose a causa dell'imboccatura della voragine larga appena 28 centimetri e con pareti molto irregolari. Col passare delle ore qualsiasi tentativo di salvare il bambino, scivolato a oltre 60 metri di profondità, si rivelò vano.

Nemmeno il tentativo di un volontario, Angelo Licheri, molto magro e piccolo di statura ebbe successo: l'uomo riuscì ad avvicinarsi al bambino, tentò di allacciargli l'imbracatura per tirarlo fuori dal pozzo, ma per ben tre volte l'imbracatura si aprì e Alfredino scivolò ancora più in profondità. Poco dopo ci provò lo speleologo Donato Caruso, anch'egli senza riuscire a salvarlo.

Il corpo senza vita di Alfredino venne recuperato l'11 luglio successivo, il suo caso fu seguito in diretta televisiva dalla Rai a reti unificate per ben 18 ore e catturò l'attenzione di circa 21 milioni di persone. Una sorta di "reality show dell'orrore" dal finale tragico. Una storia che 38 anni dopo presenta delle terribili analogie con quella del piccolo Julen.