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venerdì 27 ottobre 2017

Piemonte devastato dagli incendi: caligine cala su Torino

Secondo le rilevazioni dell'Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, le polveri sottili sono superiori 4 volte i limiti previsti


I fumi degli incendi che da giorni devastano le vallate alpine piemontesi, molto densi di carbonio e particolato, si stanno riversando sulla pianura. L'odore di bruciato ha invaso anche Torino, dove i livelli di Pm10 sono schizzati alle stelle. Secondo le rilevazioni dell'Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, le polveri sottili hanno raggiunto i 199 mcg/mc nella giornata di ieri, quattro volte i limiti previsti.


Si allarga, alimentato dal forte vento, il fronte dell'incendio che da giorni brucia la bassa Valle di Susa. Nella notte alcune squadre di vigili del fuoco, impegnate sopra Mompantero, sono rimaste isolate e circondate dalle fiamme per oltre un'ora prima di essere liberate. Le raffiche di fohen alimentano le fiamme, che da Bussoleno sono arrivate fino al Rocciamelone. Per arginare il rogo sta intervenendo un canadair.


Due focolai si sono riaccesi all' interno del parco regionale Campo dei Fiori, a nord di Varese, a distanza di qualche giorno dall'inizio di un incendio che ha devastato 2,5 ettari dell'area protetta. Sul posto sono al lavoro due squadre dei vigili del fuoco di Varese, mentre sono attesi alcuni volontari Aib, in arrivo con un mezzo aereo regionale idoneo allo spegnimento. Due giorni fa, grazie all' impegno dei vigili del fuoco che per diverse ore hanno lavorato anche con l'ausilio di due elicotteri e un Canadair, l'incendio nel parco sembrava essere stato domato del tutto. Ancora ignote le cause dei roghi, non è esclusa l'origine dolosa.


"E' una tragedia per il nostro paese, una tragedia nata dalla mano dell'uomo, perché l'incendio che minaccia il comune e brucia i nostro boschi è stato appiccato da mano umana". E' la denuncia di Giustino Bello, sindaco di Cantalupa, 2.500 abitanti nel Pinerolese. "Sono troppo vecchio per avere dubbi", aggiunge il primo cittadino, che amministra il paese dal 1970. 

La situazione, sottolinea il presidente Sergio Chiamparino, "resta difficile", e la Regione si prepara a chiedere lo stato di calamità. Una prima stima dei danni verrà fatta in giunta, domani, sabato è previsto un sopralluogo dello stesso Chiamparino nelle zone più colpite. Per far fronte all'emergenza "sono state messe in stato di allerta alcune decine di unità di personale dell'esercito - aggiunge Chiamparino - unità che verranno attivate qualora si rendesse necessario il loro impiego".

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