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sabato 12 gennaio 2019

Padova: chi era Vittorio Mazzucato, l'imprenditore morto in miseria con il suo cane


Sono morti insieme senza luce, acqua e gas in un’imponente villa in stato di abbandono, ricordo splendido degli anni ruggenti quando l’attività di famiglia era un fiore all’occhiello della città. Vittorio Mazzucato, erede della storica Serre Italia Mazzucato, e il suo inseparabile cane yorkshire sono stati trovati senza vita mercoledì pomeriggio dai poliziotti nella casa bianca di via Facciolati al civico 37, dove l’anziano viveva in condizioni di povertà assoluta da quasi vent’anni. L’amara scoperta è stata fatta dopo che un cugino preoccupato aveva allertato le forze dell’ordine. Gli agenti e il personale medico sono entrati nell’abitazione, hanno cercato l’uomo al piano terra, in quello superiore e poi sono scesi in uno scantinato. Vicino a due auto d’epoca, giaceva il corpo del settantaquattrenne, vestito con guanti, cappello e cappotto per ripararsi dal gelo e a cui un malore è stato fatale. Accanto a lui, nella cuccia, il suo fedele amico a quattro zampe, morto di stenti insieme al padrone. L’uomo soffriva di problemi cardiaci.


Dagli anni Sessanta a oggi
Dagli anni ‘60 Vittorio Mazzucato ha gestito con la famiglia l’attività di florovivaismo ereditandola poi dai genitori, trascorrendo una vita agiata, fino ai due snodi principali che gliel’hanno scombussolata. Il primo, a inizio anni ‘90 quando Serre Italia, produttrice di fiori e piante con sede in via Facciolati, ha cessato l’attività e l’uomo aveva ceduto anche la sua quota dello storico negozio di vendita al dettaglio in via San Fermo, in centro storico, conosciuto da tutti i padovani. La seconda risale al 2000, quando la morte della sorella lo aveva di fatto lasciato in una condizione di solitudine. Non si era mai sposato e negli ultimi vent’anni aveva visto lentamente andare in fumo il suo patrimonio, tra le ipoteche delle banche e i tribunali. Nel terreno dove venivano coltivate le piante, ora è sorto il supermercato «In’s». Dietro alla sua abitazione, un’altra sua proprietà era stata venduta e proprio in questi giorni un’azienda edile sta ultimando la costruzione di appartamenti di lusso. A lui era rimasta solo quella villa bianca da cui negli ultimi giorni se n’erano andati anche i tanti gatti che la popolavano: nel tempo la casa era stata ipotecata, le utenze tagliate e ogni tanto l’uomo si allacciava ai vicini per qualche ora di corrente. «Si era lentamente lasciato andare — raccontano il tabaccaio, l’edicolante e il barista che l’aveva visto per l’ultima volta venerdì scorso —. Vittorio era un signore cordiale che aveva sofferto. Usciva in bici, era riservato e nessuno ha mai saputo le reali motivazioni per cui è caduto in disgrazia. Indossava sempre gli stessi vestiti e aveva perso la voglia di vivere. Era appassionato di automobili e la leggenda vuole che all’interno di quella casa ci siano ancora due Ferrari d’epoca». I funerali di Mazzucato si terranno lunedì alle 10.45 nella chiesa di Santa Rita a Padova.

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