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sabato 4 agosto 2018

Higuain: 'Al Chelsea mi voleva solo Sarri, al Milan tutti'

Leonardo: 'Con lui e Caldara in una dimensione importante'


"Ho fiducia nell'allenatore e nella squadra, si possono fare grandi cose. Per questo sono venuto al Milan". Così Gonzalo Higuain, nella prima conferenza stampa da rossonero. "Ho già indossato qualche maglia pesante. Ho giocato in squadre che lottavano per vincere. Ora - ha detto l'argentino - la sfida è riportare il Milan in alto". 
"Allegri? E' stato il mio allenatore per due anni, abbiamo avuto un po' le nostre divergenze, ma non è stato quello a portarmi al Milan. E' stata la mia motivazione e la convinzione che ha dimostrato il Milan". Così Gonzalo Higuain ha descritto il rapporto con il proprio ex allenatore. "Cosa non mi è piaciuto alla Juventus? Poche cose - ha tagliato corto l'argentino, nella prima conferenza stampa da calciatore rossonero -. Ho vinto anche due scudetti, il rapporto con i tifosi e i compagni è stato meraviglioso. Poi, la società ha deciso che non avrei dovuto proseguire lì, ma la ringrazio perché mi ha fatto venire al Milan e sono molto contento".

"L'unico che mi voleva al Chelsea era Sarri, al Milan mi hanno voluto tutti". Gonzalo Higuain sintetizza così il bivio di mercato di fronte al quale si è trovato in estate. "Il rimpianto di non giocare con Cristiano Ronaldo? Ho già giocato con lui - ha sorriso l'ex juventino -. Nessun rimpianto, al contrario, sono felice di questa nuova avventura. Da 12 anni gioco in Europa e Milanello mi ha colpito, è quello che vuole ogni calciatore: storia, verde e calcio puro, fa venire la pelle d'oca. E' un posto speciale".

Un migliaio di persone in Duomo per Higuain e Caldara - Un migliaio di persone si è radunata oggi pomeriggio in piazza Duomo per dare il primo saluto ufficiale a Gonzalo Higuain e Mattia Caldara, i due nuovi acquisti del Milan, arrivati nella maxi-operazione che ha portato Bonucci alla Juventus. I due giocatori si sono affacciati alle 16.35 dalla terrazza ''Giacomo Arengario'' per ricevere cori e applausi, poi hanno lanciato alla platea in festa le tre magliette di questa stagione, con i numeri 9 e 33. Cimeli che stati presi al volo dai tifosi. Da registrare i tanti cori di scherno rivolti all'ex capitano del Milan, Leonardo Bonucci, invitato a ''sciacquarsi la bocca''.

Leonardo, con Higuain-Caldara in dimensione importante - L'ingaggio di Gonzalo Higuain e Mattia Caldara "porta il Milan in una dimensione importante". Lo ha sottolineato il dt rossonero Leonardo, senza sbilanciarsi sugli obiettivi stagionali. "Non è cambiata la linea, sappiamo i nostri paletti, non si possono fare le cose in una settimana - ha spiegato -. Non posso negare che questa operazione ci ha dato tanta energia, in tutti i sensi, ci porta in una dimensione importante, ci fa respirare aria ottimista. E' stata un'occasione. Detto questo, la crescita sarà graduale, per tutti i motivi che sappiamo già".

Scaroni,Higuain star fondamentale per percorso Milan - "Avere una star come Higuain con noi è un passo fondamentale del nostro percorso. Sono sicuro che farà benissimo". Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, dà il benvenuto all'argentino, assegnandogli il ruolo di stella della squadra. "Non sono esperto di statistiche, ma ho appreso che, negli ultimi 5 anni, in Italia ha segnato più gol di tutti", ha notato Scaroni, interrotto dalla precisazione dell'argentino, seduto al suo fianco: "111 gol in 177 partite". "Mi dicono che la percentuale fra numero gol segnati e partite giocate è fondamentale - ha proseguito Scaroni, dopo avere presentato anche Mattia Caldara -: avere Higuain con noi è fondamentale, mi riempie di gioia". Arriveranno altri dirigenti nei prossimi giorni? "Non ho particolari aggiornamenti - ha replicato Scaroni -. Per me occuparmi del Milan da ad è una fase transitoria. Mi attendo, senza fretta e urgenza, la nomina di un capo azienda a tempo pieno".

Ecco Caldara, meglio Dostojevski che la Playstation - Trasferirsi al Milan "è stata una scelta piuttosto facile", ma "sarà molto difficile raccogliere l'eredità molto pesante" dei grandi ex difensori rossoneri. Così Mattia Caldara nella conferenza stampa di presentazione al fianco del presidente Paolo Scaroni e del dt Leonardo. "Giocare a San Siro è il sogno di ogni bambino" spiega il bergamasco, ventiquattrenne che ha spiegato di preferire "leggere un libro e stare da solo piuttosto che giocare alla Playstation". Infatti fra i motivi che hanno spinto il Milan a puntare su Caldara c'è il fatto che "legge Dostojevski, sta facendo legge e economia all'università Luis", ha notato Leonardo: "E' un giocatore moderno, anche in fase offensiva, è fisico, attendo e molto intelligente nella lettera del gioco".

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