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lunedì 13 agosto 2018

Ministro Toninelli: "Ritiro della patente per chi parla al telefonino"

Il ministro annuncia un giro di vite e una vasta campagna di sensibilizzazione specialmente fra i giovani. In un anno 150mila multe per il cellulare alla guida.


Giro di vite sull'uso dello smartphone al volante. Il ministro Toninelli annuncia misure molto più severe per chi si ostina a non lasciare il cellulare mentre guida. In questa estate funestata da incidenti gravissimi come quello di Bologna, per il quale è in corso l'acquisizione di tabulati telefonici e traffico web dell'autista che ha causato il maxitamponamento, la situazione del far west al volante è sempre più fuori controllo.

"Penso sia giunto il momento di valutare qualche intervento nel Codice della strada sull'uso degli smartphone alla guida e di inasprire qualche sanzione", aveva annunciato Toninelli il trentun luglio rispondendo in audizione al Senato. Oggi, Toninelli è stato ancora più esplicito e tornando sul tema ha precisato che "stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni" per chi usa lo smartphone mentre sta guidando, "fino all'eventualità del ritiro immediato della patente".

L'Istat segnala ra le prime cause degli incidenti stradali segnala la distrazione che, in crescita esponenziale, è sempre più spesso dovuta all'uso scorretto dei cellulari per parlare e stare sui social, leggere e mandare sms, da guidatori incuranti delle conseguenze di questa abitudine fuorilegge. Nell'ultimo anno, secondo il report dell'Istituto nazionale di statistica dedicato alla sicurezza stradale, sono state quasi 150mila le contravvenzioni scattate per questo tipo di infrazione alle norme sulla circolazione. Maggio, giugno e luglio hanno picchi di oltre 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Ad Agosto si verificano gli incidenti più gravi, con due morti ogni 100 incidenti. Le violazioni più sanzionate riguardano l'eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza, come le cinture, e l'uso del cellulare alla guida.

Ma prima di tutto, dovrà partire una vasta campagna di sensibilizzazione: "Insieme alla scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani: senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali". Per il ministro dei Trasporti, il flagello degli incidenti causati dal cellulare al volante "è un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l'idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi", ha concluso Toninelli.

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