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lunedì 21 gennaio 2019

Genoa-Milan 0-2: gol di Borini e Suso (sintesi della partita)



GENOA (4-4-2): Radu; Biraschi (76' Pedro Pereira), Romero, Zukanovic, Criscito; Lazovic, Rolon, Veloso (84' Dalmonte), Bessa; Kouamé, Pandev (58' Favilli). All. Prandelli

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, Zapata (14' Conti), Rodriguez; Paquetá, Bakayoko, Calhanoglu (79' Mauri); Suso (89' Castillejo), Cutrone, Borini. All. Gattuso

Ammoniti: Borini (M), Romero (G), Cutrone (M), Veloso (G), Paquetá (M), Rolon (G), Zukanovic (G)

Doveva essere la partita di Higuain e Piatek, è stata quella di Fabio Borini e Suso. Due a zero Milan che si prende così il quarto posto scavalcando Lazio e Roma. Brutto primo e tempo e ottima ripresa, dove i rossoneri segnano prima con Borini (che ringrazia il decisivo assist di Conti) e Suso, che torna così al gol in A proprio dopo la rete al Genoa dell’andata. Esce invece con zero punti la squadra di Prandelli, al terzo ko della sua gestione, dopo una partita ben giocata (decisamente meglio del Milan nel primo tempo) ma mai sbloccata. Nella ripresa ha accelerato di più la squadra di Gattuso, che deve però anche ringraziare Donnarumma, e la traversa, sul tiro di Veloso due minuti dopo la rete di Borini. I rossoblù rimangono dunque al quattordicesimo posto della classifica, con 6 punti di margine sulla terzultima. Sale invece il Milan che ottiene buone indicazioni anche dall’esordio in A di Paquetá, male nel primo tempo e ottimo nella ripresa (con un palo colpito e un gol sbagliato di testa), e da Conti, che sembra poter essere arma in più per i rossoneri sulla fascia destra per questa seconda parte di stagione. 

La partita inizia così con la novità difesa a quattro nel Genoa, e conferme per quanto riguarda il classico 433 di Gattuso. Prandelli sostituisce Piatek con la coppia Kouamé-Pandev, mentre il Milan ritrova Suso dal primo minuto più Cutrone e Borini in attacco, con due su tre a centrocampo a creare gioco: Calhanoglu e Paquetá, insieme al consueto lavoro di rottura di Bakayoko. Il primo tempo racconta però di un Milan in difficoltà soprattuto sul piano della manovra, e pericoloso solo col nuovo arrivato brasiliano con una giocata personale nel finale. Al 45’ la difesa del Genoa impenna un cross di Cutrone che proprio Paquetá impatta benissimo col mancino al volo dai venticinque metri, trovando però il legno. Nel primo tempo chi gioca meglio è allora il Genoa, insidioso con un paio di tiri da fuori di Biraschi e Lazovic, ma soprattutto con Bessa a divorarsi il vantaggio solo contro Donnarumma, più un cross insidioso di Criscito quasi corretto nella porta rossonera da Bakayoko. Gattuso dalla tribuna corre allora ai ripari modificando il 433 in un 4231 alzando a rotazione uno tra Paquetá e Calhanoglu, dopo il cambio obbligato al 14’ per un guaio muscolare che ferma Zapata (dentro Conti con Abate, alla trecentesima in rossonero, come centrale di difesa).

Nella ripresa le cose sembrano però cambiare, soprattutto sul piano del ritmo. Il Genoa torna in campo bene ma il Milan ancora meglio: Conti e Bakayoko sono tra i più ispirati, e Borini al 62’ sfiora la rete costruendo la seconda palla gol rossonera, sempre con lo zampino di Paquetá che lo lancia in area sulla sinistra: ma il mancino in diagonale è deviato con la punta delle dita da Radu. Dunque ancora rossoneri avanti, decisamente con un piglio diverso rispetto al primo tempo. Al 66’ a sfiorare la rete è lo stesso Paquetá che spreca di testa l’ottimo cross di Calhanoglu, quindi Donnarumma salva sul sinistro deviato di Veloso e poi Borini sblocca sullo splendido assist di Conti: discesa sulla destra, palla arretrata e vantaggio rossonero. Finita? Macché! Veloso, due minuti dopo lo svantaggio, spara da fuori e centra in pieno la traversa, dopo miracoloso tocco di Donnarumma. Ma Suso, in contropiede e nel finale, chiude i giochi trovando il bis in contropiede col destro con un bacio al palo. Dopo tre minuti fischio finale: il Milan vince, ed è quarto.

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