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domenica 19 novembre 2017

Figc, Tavecchio isolato: dimissioni vicine

Il presidente dovrebbe presentarsi dimissionario al consiglio federale di domani


A un passo dall'addio. Carlo Tavecchio, dopo aver fatto pagare a Gian Piero Ventura la mancata qualificazione ai Mondiali 2018 con l'esonero, e dopo averlo scaricato con l'intervistarilasciata a Le Iene, potrebbe essere "costretto" a sua volta alla resa. Il numero uno della Figc, infatti, dovrebbe presentarsi dimissionario al (decisivo) consiglio federale di domani con nuove elezioni nel 2018.

Lunedì 20 novembre dovrebbe quindi essere il giorno in cui terminerà l'esperienza nata nell'agosto 2014 e proseguita con la rielezione del marzo scorso. Una decisione - quella di presentarsi dimissionario in Consiglio - che Tavecchio proverà a modificare fino all'ultimo, ma che sembra ormai inevitabile anche perché ad abbandonarlo non è stato solo il capo del Coni, Giovanni Malagò, e il sindacato dei calciatori con Damiano Tommasi, ma anche il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. Ed è stato proprio il suo "contropiede" a sparigliare le carte in tavola.

Del resto l'attuale situazione del Consiglio dà molte chance a Tavecchio. Come ricostruito dalla Gazzetta, infatti, con le dimissioni dei sette membri di Assocalciatori (4) e Lega Pro (3), unite alle assenze dei tre rappresentanti di A e a quello della B (entrambe commissariate), verrebbero a mancare 11 su 21 aventi diritto di voto, più della metà. Sarebbe la condizione per la quale il Consiglio federale potrebbe decadere. Tavecchio potrebbe quindi "sognare" solo la maggioranza semplice, insufficiente ad approvare certi provvedimenti che ne richiedono una allargata. Ancora più probabile che vada sotto e che, quindi, decida di optare per le dimissioni.

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