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lunedì 10 dicembre 2018

Risate e urla per Theresa May alla Camera



Rinviato il voto parlamentare sulla Brexit. Clamorosa decisione della premier nel giorno in cui la Corte Ue ha ricordato che Londra può interrompere unilateralmente il processo di uscita dall’Unione europea. «Se volete andarvene senza un accordo siate preparati al fatto che, nel breve termine, causerà danni economici gravi a parti del nostro Paese che meno sono pronte a sopportare il fardello» ha detto la premier britannica Theresa May davanti alla Camera dei Comuni. L’accordo raggiunto con l’Ue sulla Brexit resta «il migliore possibile», al di là dei chiarimenti invocati sul tema del backstop e su alcuni aspetti il Regno Unito avrebbe voluto evitare. 

Risate fragorose e urla di disapprovazione hanno accompagnato l'intervento di Theresa May ai Comuni, con qualche parlamentare che ha anche chiesto a gran voce le dimissioni della premier. Più di una volta, durante l'intervento, lo speaker della Camera, John Bercow, ha dovuto richiamare all'ordine i deputati pregandoli di "dare la possibilità" al primo ministro di "farsi ascoltare".

Lo ha ripetuto Theresa May ai Comuni, insistendo che esso garantisce comunque «un’uscita negoziata» dall’Ue e sfidando coloro che sono contrari a proporre un piano alternativo «plausibile». «Il rischio (altrimenti) è che non ci sarà nessun accordo» ha concluso.

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