C'è una prima persona indagata a Milano, in uno dei tanti fascicoli aperti nelle ultime settimane dopo denunce, segnalazioni e l'esplosione, anche mediatica, del fenomeno del 'Blue Whale', il cosiddetto gioco sul web, fatto di 50 prove, tra cui atti di autolesionismo, che può spingere le vittime adolescenti, fino al suicidio e che soprattutto è a rischio emulazione.
Una ventenne milanese, infatti, a seguito delle indagini della Polizia postale, coordinate dal pm Cristian Barilli, è stata iscritta per istigazione al suicidio, perché via internet, avrebbe convinto una ragazzina di 12 anni, che vive tra Roma e il nord Italia, a procurarsi alcuni tagli, e ad inviarle le foto.
L'indagine, è appena agli inizi, tanto che dopo il sequestro di un portatile, e del telefono all'indagata, ai primi di giugno e l'acquisizione del cellulare della vittima, nei prossimi giorni si terrà un accertamento tecnico irripetibile per appurare il tenore dei messaggi incriminati e se davvero siano stati spediti dalla ventenne.
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