Rinunciare alle proprie ferie per regalarle a un collega che deve accudire i figli gravemente malati. È successo alla Città della Salute di Torino, dove nove dipendenti hanno donato trenta dei loro giorni di riposo per aiutare il lavoratore in difficoltà. Il nobile gesto è stato reso possibile da una norma del nuovo contratto del comparto sanità siglato a maggio; norma che è stata così sfruttata per la prima volta.
Come funziona la normaL’articolo 34 dell’accordo (valido per il personale non dirigente) prevede che si possano cedere, tutti o in parte, i propri giorni di ferie a un altro dipendente che abbia bisogno di assistere figli minorenni in particolari condizioni di salute. La cessione deve essere fatta su base volontaria e gratuita.
L’azienda sanitaria di Torino, che gestisce tra gli altri gli ospedali Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e Cto, è stata la prima a permettere a un dipendente di beneficiare di questa soluzione. Il meccanismo è semplice: chi ne ha bisogno può fare domanda preparando la documentazione necessaria; l’amministrazione interpella il personale e poi interviene la solidarietà dei colleghi.
In questo caso hanno risposto in nove, che hanno donato 30 giorni di riposo. E dall'azienda fanno sapere che è già arrivata una nuova richiesta d’aiuto da un altro lavoratore in difficoltà.
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